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Pride 2022 in Sicilia: a Palermo il vero protagonista sarà la partecipazione

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Pride 2022 in Sicilia: a Palermo il vero protagonista sarà la partecipazione

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domenica 29 Maggio 2022

A Palermo, l’onda arcobaleno tornerà a invadere le strade il prossimo 19 luglio. Ecco cosa ci ha raccontato il presidente Arcigay Palermo, Mirko Pace

L’onda arcobaleno invaderà la Sicilia molto presto. Dalla città di Palermo, la macchina organizzativa è al lavoro. Ma quando riparte il Palermo Pride? La data da segnare sul calendario è il 9 luglio 2022. Non mancherà l’omaggio a Letizia Battaglia. I temi glbt, per l’edizione Pride 2022, saranno legati alla guerra in Ucraina, mescolati in una chiave transfemminista. Questo è solo qualche anticipazione dell’evento che si svolgerà questa estate nella capitale siciliana, come ci racconta Dice Mirko Pace, presidente di Arcigay Palermo, che non fa troppi annunci sul Pride. “Per adesso – dice -, stiamo costruendo l’evento insieme alle altre associazioni, si tratta un processo più lento di preparazione ma necessario”.

È molto di più di una ripartenza questo Pride. Perché il vostro lavoro non è mai cessato. È forse l’attenzione mediatica che è mancata negli ultimi mesi

“Ripartiamo dalle piazze. Li dove avevamo celebrato il nostro ultimo evento, era ottobre 2021. In quell’occasione abbiamo assistito all’affossamento del “ddl Zan”. Siamo andati avanti, per tutta la comunità, e per lavorare a quello che faremo a luglio. Non è semplice. E ti spiego il motivo. Purtroppo il periodo di fermo causato dall’emergenza pandemica, ha bloccato tutte quelle attività di socializzazione essenziali per la comunità e per Arcigay Palermo“.

Cosa è successo a Palermo per colpa del lockdown?

“Il confronto, la discussione, sui tavoli virtuali, le attività online hanno funzionato durante il lockdown. Chiaro. Era l’unica alternativa. C’era la percezione di una emergenza limitata nel tempo, purtroppo così non è stato. Alla fine della scorsa estate, quando sono cominciate a diminuire le limitazione, è stato difficile recuperare i contatti con la comunità LGBTQIA+, abbiamo perso i rapporti con tantissime persone e quindi abbiamo e stiamo lavorando senza sosta per riallacciarci con tutti. È come se si fosse persa, quella voglia, l’entusiasmo di partecipazione attiva. Ma presto ritornerà, anche a questo servono i Pride“.

Sono diminuiti gli eventi pubblici ma non gli episodi di violenza omofoba a Palermo

“Abbiamo lanciato un allarme, già da settembre 2020. Si è verificato un aumento dei casi. Tendenzialmente a Palermo, gli episodi di violenza erano limitati. E non c’era mai capitato di ricevere tante segnalazioni dal “Gay Help Line”, un servizio di volontariato di ascolto telefonico dedicato in particolare a persone lgbt in crisi o in stato di particolare disagio emozionale. Il centralino nazionale poi smista i casi a livello locale. E abbiamo messo a conoscenza anche l’amministrazione di Palermo del crescente fenomeno. La cronaca poi ha fatto anche il resto”.

Qual è oggi il rapporto tra la comunità LGBTQIA+ e l’amministrazione palermitana?

“A Palermo diciamo che ci interfacciamo di più con l’ufficio tecnico che con l’assessorato di competenza[…]. Una buona notizia è che, a maggio 2021, è uscito il bando dell’ufficio nazionale contro le discriminazioni, rivolto alle associazioni lgbt, per la costituzione di centri contro le discriminazioni e violenze di genere. Su Palermo abbiamo risposto creando una associazione temporanea di scopo, in collaborazione con il Comune, siamo vincitori del bando e quindi stiamo partendo. E Siamo partiti con un corso di formazione rivolto ad operatori e operatrici che lavoreranno nel centro, e in questi giorni è stato inaugurato”.

Ci spieghi meglio di cosa si tratta?

“Si chiama “Protego” ed è uno spazio sicuro per le persone che hanno subito discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere.  Grazie al supporto dell’ Ufficio Antidiscriminazioni Razziali-Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai comuni di Palermo e Trapani, per la prima volta le vittime di discriminazioni potranno usufruire di un servizio multidisciplinare qualificato che prevede: supporto psicologico, assistenza legale civile e penale, consulenza socio sanitaria, mediazione familiare per le famiglie LGBTQIA+ e per i genitori di persone LGBTQIA+ che hanno difficoltà nel confronto con l’orientamento sessuale e l’identità di genere dei figli”.

E se dovessi dare un voto all’amministrazione Orlando?

“Purtroppo la valutazione da dare sul rapporto che il movimento lgbt con l’amministrazione palermitana, è complicata. Dopo dieci anni di amministrazione Orlando esiste un ottimo rapporto. Lui e la sua giunta, hanno sempre sposato le nostre cause. C’è stato uno schierarsi in maniera forte. Ma dopo le iniziative sono mancati poi i fatti, la creazione di spazi conseguenti alle azioni intraprese”.

Il pride si svolgerà in un momento molto particolare, le elezioni del nuovo sindaco? Un cambio di amministrazione credi potrebbe minacciare il lavoro realizzato finora?

“Il mio auspicio è quello di proseguire sulla direzione attuale. L’obiettivo è quello di avviare dei protocolli in modo di aprire dei canali di gestione comune, con l’amministrazione. Perché quello che abbiamo riscontrato nel tempo, è che ogni volta la gestione è sempre in emergenza e quindi si va per contatti personali, non c’è una procedura standard”.

Parlando di fatti, cosa servirebbe oggi, e poi domani a Palermo?

“Ti faccio un esempio, a Torino esiste una realtà consolidata, un servizio lgbt che si interfaccia direttamente con l’amministrazione. Lavora sul territorio. E’ un ottimo esempio, è capofila sui comuni che fanno buone pratiche del tema lgbt. Ma non è una questione nord-sud. E’ un esempio che tutta l’Italia dovrebbe imitare e ci piacerebbe averlo qui a Palermo. E poi anche la presenza di una casa rifugio per chi è vittima di violenza, chi viene cacciato fuori di casa, chi ha bisogno di una casa dove essere protetto. Ma il problema è che manca in tutta la Sicilia e in tante regioni italiane.

E parlando del pride, “Riprendiamoci la città”. Piuttosto “aggressivo” lo slogan

“Con questo slogan, abbiamo voluto da un lato a un richiamo alla modalità che abbiamo avviato quest’anno, un processo di costruzione con la città. L’impegno del direttivo è abbracciare più tematiche possibili, che riguardano Palermo così come quelle più attuali. Parlo della guerra in Ucraina. Questo tema sarà presente nel pride di luglio. Ma anche facciamo riferimento che Palermo, in questo periodo di campagna elettorale, sarà poco dopo il ballottaggio, quindi sarà il primo momento pubblico del nuovo sindaco”.

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