Palermo punta sulla ciclomobilità. Progetti individuati e risorse rintracciate. Le parole dell'assessore alla Mobilità sulla questione bici.
Palermo ha scelto di scommettere sulla ciclomobilità. Il capoluogo siciliano, infatti, ha ottenuto un finanziamento dal Mims per uno studio di fattibilità da 205 mila euro circa per la progettazione di 80 km di ciclovie e la manutenzione dei 50 km già esistenti. I progetti sono già stati individuati e le risorse rintracciate, come ha spiegato al QdS Maurizio Carta, il neo assessore alla Mobilità.
Qual è lo stato attuale delle ciclovie a Palermo?
“Attualmente disponiamo di due sistemi di ciclo viabilità nel comune. Il primo è molto antico, risalente agli anno 2005-2006, che è stato realizzato, per così dire, in forma molto sperimentale e che prevedeva tracciati realizzati sui marciapiedi e sulle strade senza che vi fosse una reale domanda o frequenza di visitatori. Vi è poi un secondo sistema più recente, degli ultimi 4-5 anni, che riguarda zone come via Marchesi di Villabianca, via Sicilia, viale Campania in cui vi è una struttura protetta che inizia a costituire una prima rete che verrà comunque completata a breve grazie a risorse extracomunali”.
Tutto pronto per investire le risorse offerte dal Pnrr?
“Assolutamente sì. Trarremo spunto da questi fondi ma anche dalle cospicue risorse della Programmazione 2021-2027 per fare un lavoro molto importante per la nostra comunità, ovvero per disegnare una rete parallela e continua che non si limiti soltanto ad alcuni tratti della città ma che diventi un’alternativa all’utilizzo della macchina non solo per il tempo libero ma anche per il lavoro. Un secondo livello di ciclomobilità che stiamo studiando riguarda la messa a punto di un grande anello vegetale che circondi la città, costituito dai parchi e dai giardini esistenti, secondo un percorso orientato allo sport e al contatto con la natura. I progetti relativi alla cicloviabilità urbana sono già in fase avanzata mentre i secondi sono in fase di realizzazione. Nel primo caso contiamo di portare a compimento i lavori entro il 2026, così come previsto dalle indicazioni Pnrr, mentre per il secondo speriamo di concluderne almeno una parte per la stessa data ma si tratta di un progetto più complesso”.
Assessore, come mai i palermitani ancora si spostano solo in macchina?
“Innanzitutto perché in città non è ancora presente una rete cicloviaria per gli spostamenti casa-lavoro che gli consenta di muoversi in sicurezza. Uno degli obiettivi su cui stiamo lavorando è ridurre il parco auto. Si tratta di un cammino che richiede tempo ma che deve condurre i cittadini a non aver più bisogno della macchina, con vantaggi in termini economici. Il segreto per incentivare i cittadini a preferire spostamenti green è fare della mobilità sostenibile la scelta più conveniente. Quando invece, i mezzi ‘verdi’ diventeranno i più economici, comodi e sicuri, allora si sarà davvero completata la conversione verso la mobilità ecosostenibile”.