Home » Economia » Palermo, ecco quali sono e quanto fatturano le imprese più ricche della città

Palermo, ecco quali sono e quanto fatturano le imprese più ricche della città

Palermo, ecco quali sono e quanto fatturano le imprese più ricche della città

L’analisi dei bilanci depositati presso la Camera di Commercio, elaborata sui dati ufficiali dell’anno, e l’analisi del Dossier Economico Sicilia 2025, racconta la storia di dieci protagonisti industriali dell’intera regione

Trasporti, logistica, energia, ma anche grande distribuzione e comparto automotive. Sono questi i principali settori di riferimento delle prime dieci imprese palermitane per fatturato. Tra utili record raccontati attraverso gli ultimi dati disponibili, storie di famiglia e sfide ambientali, Palermo scopre i motori trainanti dell’economia locale e non solo.

Dai moli del porto alle periferie industriali, passando per gli uffici del centro, la mappa del potere economico palermitano (mostrata in foto) è raccontata dalle cifre miliardarie e dalle strategie globali che riguardano il capoluogo siciliano.   

Le imprese più ricche a Palermo

Dietro servizi essenziali come il trasporto marittimo, il carburante o la gestione dell’acqua, si muove un ecosistema industriale che nel 2023 ha generato oltre 5 miliardi di euro di fatturato aggregato e occupa più di 6.000 lavoratori.

L’analisi dei bilanci depositati presso la Camera di Commercio, elaborata sui dati ufficiali dell’anno, e l’analisi del Dossier Economico Sicilia 2025, racconta la storia di dieci protagonisti industriali dell’intera regione.

1. Grimaldi Euromed

È il colosso della logistica palermitana e uno dei giganti del trasporto marittimo europeo. Grimaldi Euromed, con sede in via Emerico Amari, ha chiuso il 2023 con un fatturato di oltre 2,4 miliardi di euro e un utile netto di 760 milioni, confermandosi la prima azienda di Palermo per ricavi e profitti.

L’azienda è specializzata nel trasporto di merci rotabili e autoveicoli lungo le rotte che collegano il Mediterraneo, il Nord Europa e il Nord America. Opera con una flotta moderna e grazie all’impegno di oltre mille dipendenti.

Euromed è soprattutto una piattaforma logistica integrata che collega porti ed economie. Nel bilancio 2023 gli investimenti in nuove navi a basse emissioni hanno superato i 120 milioni di euro, segno di un impegno crescente verso la transizione verde che sta coinvolgendo i principali colossi del settore.

2. Grimaldi Deep Sea

Allo stesso indirizzo opera anche la Grimaldi Deep Sea, altra società chiave del gruppo, specializzata nel trasporto marittimo di merci rotabili e container sulle rotte atlantiche tra Europa, Africa Occidentale e Sud America. Nel 2023 ha registrato un fatturato superiore al miliardo di euro e un utile netto di 480 milioni.

La divisione Deep Sea gestisce una flotta flessibile di navi progettate per adattarsi alle diverse esigenze del trasporto internazionale. Nonostante il gruppo operi in decine di porti esteri, Palermo resta la base amministrativa e simbolica. Lì, negli uffici che affacciano sul porto, si concentra la direzione finanziaria e operativa di un network globale.

3. Grimaldi Group

Terzo pilastro del sistema Grimaldi, Grimaldi Group è la holding che coordina l’intera rete internazionale di società del gruppo. Con oltre 280 milioni di euro di fatturato e 483 milioni di utile netto, è l’entità strategica che gestisce i flussi logistici e le partecipazioni industriali.
Fondata nel 1960, si tratta del cervello amministrativo di un impero che controlla più di 130 navi e garantisce occupazione diretta e indiretta a migliaia di persone. In un contesto internazionale dominato da colossi come Maersk o MSC, Grimaldi ha scelto di restare profondamente legata all’Isola, mantenendo qui le sue sedi legali e direzionali principali.

4. GNV

Tra i nomi storici della navigazione palermitana spicca il gruppo GNV – Grandi Navi Veloci, nato nel 1992 per iniziativa di Aldo Grimaldi. Nel 2023 GNV ha realizzato un fatturato di oltre 570 milioni di euro, chiudendo però l’esercizio con una perdita di 156 milioni, in gran parte legata all’aumento dei costi energetici e alle spese di rinnovo della flotta. Sono oltre mille i dipendenti a libro paga e continua a investire su nuove navi a basse emissioni, in linea con le direttive europee Fit for 55.

5. Sisa Sicilia

Dal mare alla terraferma, un altro protagonista della top ten è Sisa Sicilia, con sede a Carini. Fondata nel 2010, la società si è imposta come una delle principali realtà della grande distribuzione organizzata (GDO) nel Mezzogiorno, grazie a una rete di oltre 130 punti vendita sparsi in tutta l’Isola.

Nel 2023 ha registrato un fatturato di 316 milioni di euro e un utile netto di 5,5 milioni, consolidando la propria posizione nel mercato alimentare regionale. Sisa Sicilia rappresenta oggi una delle leve occupazionali più forti nel settore commerciale, con centinaia di addetti e un indotto diffuso. Il gruppo sta inoltre sperimentando politiche di filiera corta e partnership con produttori agroalimentari siciliani, valorizzando la distribuzione dei prodotti Made in Sicily.

6. Levantoil

Dalle corsie dei supermercati ai serbatoi del carburante, la classifica dei colossi palermitani prosegue con Levantoil, azienda leader nella distribuzione di prodotti petroliferi. Con sede a Misilmeri, l’impresa lavora oltre 18 milioni di litri di petrolio al mese e serve i settori dell’autotrazione, dell’agricoltura e del bunkeraggio marittimo.

Nel 2023 ha raggiunto un fatturato di 190 milioni di euro e un utile di 1,1 milioni, con un organico complessivo che supera le 100 unità. I suoi impianti operano tra Mazara del Vallo e Corleone, mentre la rete di stazioni di servizio a marchio Fuel Power è in costante espansione.

7. Eos Services

Subito dietro Levantoil si colloca Eos Services, altra società palermitana protagonista nel settore carburanti. Con un fatturato di 186 milioni di euro e un utile netto di 243 mila euro, Eos è il quarto operatore regionale nel comparto energetico. La società, nata nel 2010 come emanazione di TotalErg e oggi parte del gruppo Grs Petroli, collabora con il marchio internazionale Q8 nella distribuzione di carburante su rete e extra-rete.         

Con una cinquantina di dipendenti diretti e una rete consolidata, Eos ha avviato negli ultimi anni investimenti nel settore delle energie rinnovabili. Il modello di business ibrido – tra energia tradizionale e sostenibile – rappresenta un esperimento interessante per l’intero settore siciliano, ancora dominato dal fossile ma che grazie alle misure varate negli ultimi due anni dal Dipartimento energia regionale, ha invertito la rotta.

8. Palermo Retail

Tra le aziende che trainano la grande distribuzione in città spicca Palermo Retail, con sede in via Sampolo. Fondata nel 2019, la società impiega oltre 500 dipendenti e nel 2023 ha generato 144 milioni di euro di fatturato con una perdita di circa 532 mila euro.

La sua attività nel commercio alimentare al dettaglio copre una rete capillare di supermercati e punti vendita urbani. Il modello adottato punta sulla vicinanza al consumatore, sulla logistica di prossimità e sull’innovazione nei sistemi di pagamento e gestione della filiera.

9. Nuova Sport Car

Nel settore automobilistico, la palma di azienda più rilevante spetta a Nuova Sport Car, concessionaria ufficiale BMW e Mini con sede a Isola delle Femmine. Nel 2023 ha realizzato 138,3 milioni di euro di fatturato e 4,5 milioni di utile netto, impiegando più di 100 dipendenti.

Scrollatasi di dosso le note vicende giudiziarie che hanno riguardato il passato dell’azienda, la Nuova Sport Car continua a crescere con un occhio di riguardo anche per la diversificazione dei mercati. Nel 2023 ha infatti registrato un incremento del 12% nelle vendite di veicoli elettrici e ibridi, segnale di una riconversione coerente con la transizione ecologica in atto.

10. Amap

Chiude la top ten Amap S.p.A., l’ex municipalizzata del Comune di Palermo, oggi uno dei più grandi gestori pubblici del servizio idrico integrato in Italia. Serve 1,2 milioni di abitanti in 53 Comuni della Città Metropolitana, gestendo acquedotti, fognature e impianti di depurazione. E non senza problemi, considerando le reti idriche colabrodo della regione.

Nel 2023 ha registrato 129 milioni di euro di ricavi e 13,5 milioni di utile netto, con quasi mille dipendenti e un costo del personale che supera i 43 milioni di euro. Fondata nel 1956, Amap ha attraversato decenni di trasformazioni, passando da azienda comunale a società per azioni controllata dal pubblico.     

L’imprenditoria palermitana come motore della Sicilia

Una Sicilia diversa da quella che raccontano spesso i fatti di cronaca. Nelle mani di queste dieci realtà si concentra un fatturato complessivo che equivale al 7% del PIL regionale. Sono migliaia le famiglie siciliane coinvolte in maniera diretta o indiretta per l’indotto economico generato. Tra logistica, energia, commercio e servizi pubblici, Palermo concentra un ecosistema industriale che contribuisce in modo determinante allo sviluppo di tutta la Sicilia.

Dai moli del porto ai corridoi della grande distribuzione, le imprese palermitane costituiscono una spina dorsale economica e occupazionale che tiene insieme il tessuto produttivo siciliano. Le sfide future riguarderanno ingloberanno il tema della transizione energetica, quello della sostenibilità ambientale passando attraverso l’innovazione tecnologica.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI