Riapertura scuole a Palermo, al Liceo "Danilo Dolci" mancano ancora le aule - QdS

Riapertura scuole a Palermo, al Liceo “Danilo Dolci” mancano ancora le aule

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Riapertura scuole a Palermo, al Liceo “Danilo Dolci” mancano ancora le aule

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venerdì 10 Settembre 2021

La scuola attende ancora di acquisire dieci aule per accogliere gli studenti. In assenza di queste, occorrerà arrangiarsi in aula magna e attivare i doppi turni.

Ripartenza scolastica: un termine carico di rimandi ad aspettative, sogni, programmi, speranze, sentimenti, che coinvolgono tutti gli attori del “fare scuola”, insegnanti, dirigenti, alunni, famiglie, tutto il personale scolastico.

Come quelli che intessono i giorni che precedono immediatamente l’inizio del nuovo anno scolastico del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “Danilo Dolci” di Palermo, nella figura del suo frizzante dirigente, adesso al terzo anno di servizio nell’istituto, Matteo Croce. 

Professore Croce, quali sono le sue aspettative in questa fase di avvio dell’anno scolastico?

“Quali sono le mie aspettative in questa fase di avvio dell’anno scolastico? Certamente acquisire dieci aule – apre perentorio Croce – L’ultima comunicazione da me fatta alla Città Metropolitana risale al 17 Agosto scorso, anche se a oggi non esistono le meritate risultanze. La mia è una richiesta di un’urgenza notevole: consideri che la pandemia ci preoccupa meno della mancanza di aule, e non esagero. Infatti, con il Green pass, i tamponi, le mascherine e i sanificanti ce la stiamo facendo, a garantire la sicurezza degli alunni, ma se non saremo riforniti di aule, i problemi diventeranno insormontabili”. 

E se le strategie del dirigente si stanno focalizzando, tra le altre, sull’utilizzo dell’aula magna e l’innalzamento di un muro che permetta la costituzione di due aule distinte, in assenza del dovuto aiuto statale, le soluzioni, seppur esistenti, consisterebbero in esiti sicuramente poco rispettosi del benessere degli alunni. 

“Arriveremo a recuperare, come capirà, molte meno aule del necessario, e saremmo costretti ad attivare doppi turni, con quattro ore in presenza e due in didattica asincrona – continua Croce –. Una soluzione che non permette di garantire un’offerta formativa di qualità ai nostri alunni: ecco allora il monito rivolto alla Città metropolitana, quello di intervenire immediatamente. Brancaccio non vuole sopravvivere, ma vivere: da qui nasce il mio fremente invito rivolto all’ente giuridico di competenza per il nostro grado di istruzione, appunto la Città metropolitana, secondo le indicazioni del Dlgs 112 del 1998 all’articolo 139”. 

Quali sono i sentimenti preminenti all’interno dell’istituto?

“Sono orgoglioso di tutti, dai docenti agli alunni fino ai collaboratori scolastici. I nostri sono ragazzi brillanti, curiosi, e noi sosteniamo le loro ambizioni, le iscrizioni all’anno che si sta aprendo sono state innumerevoli, e io stesso ho dovuto rinunciare a cento iscrizioni, a causa della mancanza di aule. E orgogliosi sono i miei docenti, talmente fieri dei risultati ottenuti che qualche docente, che potrebbe trasferirsi altrove, ha preferito restare invece al Danilo Dolci, sentendosi protagonista del processo di insegnamento-apprendimento e della funzione di resilienza che l’istituto nei confronti di un quartiere complesso come quello di Brancaccio.

Sono positivo, ottimista, anche sul versante pandemia: ce la faremo, è una certezza assoluta per me. Consideri che il mio staff è formato da 250 persone tra personale docente, amministrativo e collaboratori scolastici, e che sono tutti vaccinati, tranne due, esenti per motivi di carattere medico. Il vaccino, unito al rispetto delle buone norme sanitarie, a mio avviso, permetterà a tutti di uscire vittoriosi da questo periodo buio: non posso che essere felice di questa prospettiva. Sollevato, inoltre, dalla data del 13 Settembre prossima, quando, per direttiva ministeriale, non sarà necessario presentare il Green Pass ogni giorno, mi riferisco ai docenti, con snellimento delle prassi di ingresso negli edifici scolastici”. 

Oltre ai sentimenti, concreti programmi di formazione che sostengano talenti e ambizioni: quali sono stati attivati dal “Danilo Dolci”?

Dal prossimo lunedì partiranno dei progetti PON in numero di sette che coinvolgeranno i ragazzi –conclude Croce -. Si tratta di attività propedeutiche, come il percorso ecologico che permetterà loro di riscoprire le bellezze del territorio, come il suggestivo Castello a Mare, e progetti di fortificazione delle lingue, oltre che di carattere ludico-sportivo. Altri dodici progetti PON saranno poi riproposti durante le vacanze estive”. 

Sogni, progetti, percorsi, speranze, ambizioni imperiture: ingredienti di una scuola attenta alla corretta formazione sociale del cittadino di domani, per una scuola senza disuguaglianze sociali e territoriali, che coltivi le eccellenze e sostenga il merito, al di là di qualsivoglia difficoltà di ordine economico e sociale in capo alle famiglie. 

Angela Ganci

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