Nella giornata di oggi, martedì 19 novembre, i dipendenti e lavoratori Amat saranno ancora una volta coinvolti in uno sciopero. Questo, a causa della vertenza contrattuale che va avanti ormai dal 2023.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Nel dettaglio, lo sciopero durerà dalle ore 10.00 alle 14.00 di oggi 19 novembre, con il contestuale rientro anticipato degli autobus. Come dichiarato dai sindacati coinvolti (Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl, Faisa Cisal, Orsa Trasporti e Cobas), il problema è che “hanno continuato a rigettare le richieste dei lavoratori, giustificando tale posizione con l’assenza del piano industriale e del conseguente nuovo contratto di servizio”.
Amat, sciopero martedì 19 novembre. Le proteste dei sindacati
Successivamente, proseguono i sindacati contro la vertenza contrattuale di Amat: “Non sono stati ancora resi disponibili a garanzia della continuità aziendale nonostante più volte ne abbiano annunciato l’immediata presentazione, l’altro disattendendo una delibera di giunta del giugno del 2023, che indicava la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio entro marzo 2024, ancora mai avvenuta”. Poi, ancora: “Martedì prossimo chi avrà bisogno dei bus dovrà ancora una volta fare i conti con i disagi che lo sciopero inevitabilmente procurerà. La lentezza operativa dell’Amat e l’indifferenza del socio Comune nell’imprimere accelerazione sugli atti indispensabili all’efficientamento dei servizi per la città, sono le concause dei disservizi all’utenza”.
Poi, proseguono i sindacati: “Purtroppo le scelte aziendali e del socio continuano a mietere nella stessa identica misura due vittime: i lavoratori dell’Amat, tenuti a basso reddito con tanti sacrifici e insicurezza per l’esiguo servizio erogato e i cittadini costretti ad arrangiarsi coi mezzi privati per la loro mobilità. Ne è una prova la crescita del traffico veicolare privato, che giornalmente attanaglia la città in dispregio dei proclami su l’inquinamento ambientale” – aggiungono i sindacati.
Le altre contestazioni
Inoltre, alla base della contestazione anche la scelta di Amat di avviare i corsi di formazione per la difesa personale degli autisti. “Francamente riteniamo la scelta discutibile, oltre che per la spesa innanzitutto per il tipo di messaggio veicolato al personale di guida, che andrebbe salvaguardato con servizi sufficienti a non esasperare gli animi di chi attende il legittimo diritto a muoversi in tempi rapidi e normali in una città che normale non lo è”.
L’intervento di Chinnici
Infine, arrivano anche le parole di Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo al consiglio comunale. “L’ennesimo sciopero proclamato dai lavoratori dell’Amat rende necessario accelerare il confronto tra la società partecipata e il comune di Palermo sul nuovo piano industriale, a cui far seguire il nuovo contratto di servizio. La città ha bisogno di un servizio di trasporto pubblico efficiente e i lavoratori pongono temi che devono essere al centro del dibattito politico delle prossime settimane. Chiediamo all’Amat e al socio unico di incrementare gli sforzi per arrivare a una rapida definizione del piano”.

