Da giorni nel carcere dei Pagliarelli ha risuonato il rumore delle stoviglie sbattute contro le sbarre. Un segnale ripetuto con costanza tre volte al giorno per manifestare un disagio profondo. Una polveriera pronta a esplodere per le condizioni di vita che stanno portando il livello di esasperazione al limite.
E ora la protesta si inasprisce: da domani (3 febbraio) oltre 400 detenuti del reparto di alta sicurezza rifiuteranno il cibo in segno di protesta. La decisione di attuare lo sciopero dello fame arriva dopo l’emanazione di una circolare del Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che prevede una serie di restrizioni tra cui il divieto di introdurre beni come coperte e maglioni in pile, ufficialmente per prevenire il rischio di incendi nelle celle.