Impegnato in questi giorni nella sua Sicilia dopo la cerimonia ad Agrigento nei giorni scorsi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella questa mattina (20 gennaio) ha visitato a sorpresa la scuola Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci di Palermo, nella sede di via Serradifalco (quartiere Noce-Malaspina).
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Secondo quanto è stato appreso, il Capo dello Stato è stato molto disponibile, cordiale e gentile, intrattenendosi in particolare con i bimbi della 5C, una classe primaria multietnica.
Palermo, la visita a scuola del presidente Sergio Mattarella
Una visita particolare quella del presidente della Repubblica alla scuola palermitana, perchè tenuta segreta fino all’ultimo dalla dirigente scolastica Giovanna Genco. Molto intraprendenti, attenti e curiosi i piccoli studenti, che hanno rivolto diverse domande a Sergio Mattarella, consegnandogli anche alcuni regali. Dopo i saluti e qualche chiacchierata con tutti, i bambini hanno accompagnato il presidente nell’aula magna, luogo in cui l’orchestra dei ragazzi ha suonato due brani di Giuseppe Verdi: il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
ll Capo dello Stato: “Il dialogo fa crescere”
Al margine di questa indimenticabile visita, il Capo dello Stato ha affermato: “Vivere insieme e dialogare fa crescere”. Poi, rivolgendosi ai tanti bimbi (sui 300) coinvolti in questo incontro: “Rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile, ma esaltante” – ha dichiarato il Presidente.
L’intervento della dirigente scolastica Giovanna Genco
Intervenuta al termine dell’incontro anche la dirigente scolastica dell’istituto coinvolto a Palermo, Giovanna Genco. “È andato tutto molto bene. Il presidente ha incontrato la comunità scolastica e i ragazzi erano felici. Non sapevano della visita e hanno scoperto che l’ospite era speciale quando lo hanno visto”. Poi, ancora, sugli argomenti trattati con il Capo dello Stato Mattarella: “Abbiamo parlato di cultura lettura e musica, perché la nostra scuola è a indirizzo musicale. Il presidente ha ascoltato i ragazzi suonare e si è soffermato con una classe”.
“Gli scolari hanno chiesto al presidente – conclude la dirigente Giovanna Genco – quali fossero i suoi sogni e che lavoro desiderasse fare da bambino. Lui ha risposto che avrebbe voluto fare il medico ma che nella vita si cambia”.

