Il Comune è stato costretto a sgomberare, per questioni di sicurezza, i locali di Palazzo Barone. Adesso occorre una destinazione sicura, anche per la sezione locale della Lilt
PALERMO – Il Comune ha sgomberato sé stesso. Palazzo Barone, sede di diversi uffici municipali, di uno store e di un ambulatorio oncologico, non era più sicuro e il sindaco Leoluca Orlando ha deciso di liberarlo. Il bello è che tra gli uffici ospitati all’interno dell’edificio di via Lincoln c’erano anche i Servizi cimiteriali: una beffa atroce in una città che da più di un anno soffre un’emergenza drammatica e senza fine.
La decisione è arrivata dopo che il primo dicembre sono crollati l’intonaco e una parte del controsoffitto dell’ufficio Dispersione scolastica al sesto piano “a causa probabilmente di infiltrazioni di acqua piovana”, come si legge nell’ordinanza. Le infiltrazioni erano presenti “anche in altri locali dell’immobile” ed erano state precedute da una “situazione di ammaloramento di alcuni pilastri del piano cantinato” che aveva già convinto piazza Pretoria a nominare un Rup, l’ingegnere Giovanni Riccobono, per effettuare alcune indagini sull’intero edificio. Dopo il sopralluogo l’ingegnere Riccobono ha messo nero su bianco in una relazione le “condizioni di criticità rilevate, in particolare la possibilità che il distacco di intonaco potesse ripetersi in altre stanze dell’edificio e anche una situazione compromessa dei pilastri, consigliando lo sgombero dell’edificio”. Da qui l’immediata decisione della dirigente Daniela Rimedio di procedere con l’immediata evacuazione di Palazzo Barone “e la correlata necessità di individuare diversa collocazione per le unità operative attualmente allocate presso l’immobile”.
E così sono stati costretti a traslocare i Servizi cimiteriali al secondo, terzo e quarto piano, il Servizio Sicurezza sui luoghi di lavoro al quinto piano, l’Unità operativa dell’Area Educazione, Formazione e Politiche giovanili al sesto piano, i Servizi sociali della II Circoscrizione, l’associazione Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) del settimo piano e l’attività commerciale del piano terra e primo piano.
La Lilt è una onlus che si occupa di formazione su corretti stili di vita, prevenzione secondaria e diagnosi precoce, assistenza psicologica a malati oncologici e familiari, riabilitazione funzionale di pazienti oncologici e umanizzazione delle strutture di diagnosi e cura. “Abbiamo subito disdetto le visite prenotate per questo scorcio di dicembre – ha spiegato la presidente della sezione di Palermo, Francesca Glorioso – e stiamo cercando di organizzarci per venire incontro alle necessità dei tanti utenti che afferiscono ogni giorno ai nostri ambulatori. Ci scusiamo per questi disagi, purtroppo è una situazione incresciosa che non dipende da noi. Le manifestazioni di affetto e di partecipazione al nostro dispiacere, da parte di chi è stato contattato, ci hanno commosso e non ci hanno fatto sentire soli. Ora più che mai abbiamo bisogno del sostegno di tutti coloro che hanno sempre creduto in noi”.
Adesso occorrerà trovare una nuova sistemazione ai Servizi cimiteriali: c’è chi propone il palazzo comunale di piazza Giulio Cesare, chi l’ex Caserma Falletta, chi le palazzine del centro commerciale Conca d’Oro, che però sono distanti dal centro città. “Gli uffici cimiteriali – ha suggerito la consigliera del Pd Milena Gentile – devono stare il più vicino possibile a quelli dello Stato civile. Anzi, sarebbe il caso di valutare lo spostamento proprio all’interno del palazzo di piazza Giulio Cesare, in modo da rendere più agevole per i cittadini il disbrigo delle pratiche legate ai propri defunti. Non ci possiamo permettere di perdere i buoni risultati ottenuti dall’assessore Sala con il riassetto degli uffici cimiteriali che, nonostante siano ancora carenti di funzionari, sono riusciti a reperire i fondi per gli straordinari consentendo al personale in carico di fare rientri pomeridiani per smaltire l’arretrato. Persino la segreteria personale dell’assessore si è resa disponibile per la trasmissione dei dati sui decessi ai Comuni di origine dei defunti. Colgo l’occasione per sollevare nuovamente l’urgenza di informatizzare tutto il procedimento amministrativo delle pratiche cimiteriali, già a partire dalla trasmissione via Pec”.
“Per quanto riguarda gli ambulatori della Lilt – ha aggiunto – che avevano sede anch’essi a palazzo Barone, sono certa che l’assessore e gli uffici del Patrimonio troveranno una soluzione adeguata per consentire all’associazione per la lotta alle malattie oncologiche di proseguire i suoi preziosi servizi di prevenzione. Suggerisco di valutare la possibilità di concedere alla Lilt l’uso di alcuni spazi dell’immobile di via Astorino, dove ci sarebbero gli ambienti adatti, anche considerando che l’utenza dell’associazione no profit non è legata al territorio ma offre servizi a pazienti di tutta la città”.
E a proposito dell’emergenza bare, è entrato finalmente nel vivo l’iter per il bando di gara per la collocazione temporanea di 424 loculi al cimitero di Santa Maria dei Rotoli: è stata approvata, infatti, la determina per l’impegno di spesa e la predisposizione della gara.