Palermo, si scaldano i motori per il Festino numero 399 - QdS

Palermo, si scaldano i motori per il Festino numero 399

Palermo, si scaldano i motori per il Festino numero 399

martedì 20 Giugno 2023

Si attendono entro mezzogiorno di domani le proposte da parte degli operatori culturali per l’organizzazione delle celebrazioni per Santa Rosalia. Il budget complessivo è di 400 mila euro

PALERMO – Sarà “Il sogno” il tema della 399^ edizione del Festino di Santa Rosalia. La macchina organizzativa si è messa in moto in questi giorni con un avviso esplorativo pubblicato dall’Amministrazione comunale. Gli operatori culturali potranno presentare la loro proposta per aggiudicarsi l’organizzazione del Festino entro e non oltre domani, 21 giugno, a mezzogiorno.

Ogni proposta dovrà contenere: il progetto artistico, i nominativi e il cachet degli artisti coinvolti, il piano dei servizi (relativo agli aspetti tecnici che dovranno essere forniti e curati per il corretto svolgimento del corteo trionfale del 14 luglio), il costo (che non dovrà superare l’importo complessivo di 285 mila euro, inclusi i tradizionali fuochi d’artificio con sottofondo musicale a conclusione del corteo) e tutte le altre spese (viaggio, trasferimento, vitto e alloggio degli artisti, Siae, piano della comunicazione e conferenza stampa, personale specializzato, security e vigilanza, assicurazione).

Le proposte saranno valutate da un comitato artistico istituzionale costituito da alcune tra le più importanti istituzioni culturali del capoluogo: Fondazione Federico II, Teatro Massimo, Teatro Biondo, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica, Fondazione Sant’Elia, Università, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e Fondazione The Brass Group. Ci sarà anche un momento dedicato al ricordo di due “grandi sognatori” palermitani, fratel Biagio Conte e don Pino Puglisi.

La processione della Santuzza sarà divisa in sei momenti e il Carro avrà il motivo della luna. Si parte con la prima stazione o “L’incubo” sulla piana di Palazzo Reale: come spiega l’avviso del Comune, “il corteo trionfale non è ancora partito, il carro è ancora fermo su corso Vittorio Emanuele e al Piano Palazzo una folla di gente è riunita in attesa che il sogno abbia inizio, proprio dal luogo dove è stato deciso l’attracco del vascello appestato da parte del viceré al tempo della peste. Figure ibride di appestati, acrobati sospesi tra la vita e la morte, scaleranno la facciata. Un assalto al palazzo introducendosi dalle aperture e inscenando un vero dramma, l’incubo terribile della peste”.

Poi il carro della Santuzza si sposterà da Porta Nuova alla Cattedrale (dove sono custodite le sue reliquie), all’inizio del Cassaro, verso la seconda stazione, “Il sogno”. Qui ci sarà il contributo delle orchestre giovanili e del coro delle voci bianche del Teatro Massimo. La Cattedrale sarà illuminata con le tecniche del light painting e del videomapping mentre una moltitudine di angeli calerà dai tetti. Il carro riprenderà il suo percorso fino a piazza Vigliena ai Quattro Canti mentre la Cattedrale continuerà a risplendere grazie allo spettacolo live action degli studenti dell’Accademia di Belle Arti. Anche ai Quattro Canti si esibirà un gruppo di acrobati volanti con al centro un pianoforte sospeso che accompagnerà l’ingresso del carro al centro della città, fino al tradizionale grido del sindaco Roberto Lagalla “Viva Palermo e Santa Rosalia”.

La quarta stazione sarà l’incrocio tra corso Vittorio Emanuele e via Roma, dove sarà intonata un’ode alla Santuzza. Qui i tamburi e le trombe suoneranno ritmi festosi e allegri e il carro-luna avanzerà più spedito verso il Cavallo Marino a Porta Felice. Ad accogliere il carro alla quinta stazione saranno il Teatro Massimo e, sui due piloni di Porta Felice, le figure sorridenti di Biagio Conte e padre Puglisi. A quel punto il carro-luna percorrerà l’ultimo tratto fino al Palchetto della Musica dove, tra le tante bancarelle che tradizionalmente stazionano sotto le Mura delle Cattive, una banda musicale eseguirà l’inno tradizionale alla Santuzza e accompagnerà gli immancabili fuochi d’artificio.

Il Festino costerà in totale 400 mila euro, inclusi 25 mila per i servizi religiosi e liturgici curati dalla Cattedrale, 70 mila per le luminarie e i servizi organizzativi e 20mila per gli altri servizi (piano sanitario e prevenzione antincendio). Il Comune coprirà i costi grazie all’imposta di soggiorno, come si evince dal parere di regolarità contabile del ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile.

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