Un tappeto di estintori abbandonati in strada, è questa la scena che si sono trovati davanti i motociclisti del Nucleo Radiomobile di Palermo durante un consueto controllo del territorio. I militari, sono intervenuti in via Del Pellicano dopo una segnalazione della Centrale Operativa; sul posto, però, nessuna anomalia apparente. È stato il rumore metallico proveniente da uno spiazzo adiacente la via a guidare i Carabinieri, che hanno deciso pertanto di dare un’occhiata.
Palermo, estintori smaltiti in maniera illecita. Nei guai 4 persone, le indagini
Lì davanti a loro, un vero e proprio fiume rosso di estintori: ben 184, accatastati e pronti per essere caricati su un furgone. Quattro uomini, tutti palermitani, di età compresa tra i 37 e 28 anni, erano indaffarati a spostarli e caricarli, nel tentativo – come hanno poi ammesso – di smaltirli come ferro vecchio. Poche domande e nessuna spiegazione plausibile: il gruppo, che avrebbero riferito ai militari di aver ricevuto gli estintori da una persona rimasta sconosciuta, non aveva alcuna autorizzazione allo smaltimento. I Carabinieri hanno così accertato che quei dispositivi erano carichi di polvere estinguente e dovevano essere trattati come rifiuti speciali, non come semplice materiale metallico. Gli uomini sono stati denunciati in stato di libertà per smaltimento illecito di rifiuti e i dispositivi sono stati sequestrati.
Telai e ricambi “sospetti” in una struttura dell’Agrigentino: scatta la denuncia
Ricambi sospetti nella sua struttura trasformata in autodemolizioni. Per queto motivo, oltre che per rifiuti di vario tipo ammassati sul suolo, la polizia di Licata, ad Agrigento, ha denunciato un uomo, il proprietario dell’edificio. Si tratta di una persona di 50 anni, adesso – dopo i pezzi di macchine più che sospetti ritrovati nel suo edificio – indagata per le ipotesi di reato di riciclaggio e gestione illecita dei rifiuti. L’aera è stata invece sottoposta a sequestro, con i poliziotti che hanno trovato diversi telai di auto oltre a pezzi di ricambio indagando al meglio sul caso.
Sversa illegalmente in un terreno 5000 litri di acque reflue: denunciato un 48enne
I Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Distaccamento Trapani hanno denunciato un marsalese di 48 anni per gestione di rifiuti non autorizzata. I militari dell’Arma, durante un servizio perlustrativo all’interno di un’area generalmente oggetto di abbandono di rifiuti, hanno individuato il 48enne marsalese (titolare di una ditta di Marsala) che a bordo di un’autobotte si addentrava in contrada Parecchiata Rizza.
Monitorata l’attività i Carabinieri hanno documentato come l’uomo avrebbe scaricato illegalmente rifiuti liquidi contenuti nel proprio mezzo, identificate in acque di vegetazione provenienti dalla molitura delle olive, per una quantità di circa 5000 litri. La quantità di acque sversate è stata tale da causare ruscellamenti e pozze stagnanti pertanto i militari hanno proceduto a denunciate l’uomo e sequestrare il mezzo accertando inoltre l’oleificio da dove proveniva il materiale sversato illegalmente.
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