Palermo, la tangente rifiutata dall'assessore Messina: musicista ai domiciliari - QdS

Palermo, la tangente rifiutata dall’assessore Messina: musicista ai domiciliari

Palermo, la tangente rifiutata dall’assessore Messina: musicista ai domiciliari

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sabato 12 Marzo 2022

La vicenda, denunciata in ottobre dall'assessore Messina. Nell’aprile 2021 la musicista avrebbe inviato messaggio Telegram in cui offriva 50mila euro per l’approvazione di un progetto artistico

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di una 36enne musicista palermitana, indagata per il reato di istigazione alla corruzione.

L’assessore Messina denuncia un tentativo di corruzione

Tutto parte, lo scorso ottobre 2021, dalla denuncia dell’assessore Messina, che aveva dato agli inquirenti tutte le prove del tentativo di corruzione, che a quando pare era prassi usuale negli uffici dell’assessorato di via Notarbartolo.

Le indagini

Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio Gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sulla base delle risultanze investigative emerse nel corso dell’indagine preliminare condotta dai militari e che ha “consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico della donna”.

L’evento musicale e la presunta tangente

In particolare, il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistente il “grave quadro indiziario emerso nel corso delle indagini in relazione alla condotta posta in essere dall’indagata che, nell’aprile del 2021, avrebbe inviato un messaggio attraverso l’applicazione “Telegram” ad un funzionario dell’Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, con il quale offriva, asseritamente per conto di soggetti terzi non meglio identificati, la somma di 50.000 euro per l’approvazione di un progetto artistico (del valore complessivo di quasi 500.000 euro) per la realizzazione di un tour di concerti musicali da svolgere presso i più importanti parchi archeologici della Sicilia”.

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