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Al Palermo non basta il tifo del presidente Mattarella: con il Frosinone finisce 0-0

Al Palermo non basta il tifo del presidente Mattarella: con il Frosinone finisce 0-0

Rosanero applauditi dagli oltre 31 mila spettatori presenti. Ospiti bravi in palleggio e in contropiede, per gli uomini di Inzaghi, invece, due legni di Pohjanpalo nella ripresa. Tanto vigore ma poche guizzi.

Il Palermo come Paganini. Niente bis. E dopo il successo di sette giorni fa con la Reggiana, al Barbera arriva un pareggio per 0-0 con il Frosinone nella seconda giornata dal campionato di Serie B.

Questa volta, la spinta del pubblico non è bastata. Gli oltre 31 mila spettatori, tra questi anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno tifato dal primo al 95’ sostenendo i propri beniamini.

Al Palermo non basta il tifo del presidente Mattarella: con il Frosinone finisce 0-0

Un punto non da disprezzare

In chiave classifica, rimane comunque un punto da non disprezzare. Oggi ha vinto soltanto il Mantova sul Pescara, poi tutti pareggi (il Venezia non è andato oltre lo 0-0 sul campo della Juve Stabia, il Cesena ha pareggiato con la Virtus Entella). Domani il resto della giornata.

Rimane però il rammarico di non aver portato a casa i tre punti. E i due legni di Pohjanpalo nella ripresa fanno la differenza tra un punto ed il successo che avrebbe lanciato i rosanero di Pippo Inzaghi in orbita.

Di contro il Frosinone ha creato grattacapi ai siciliani riuscendo a giocare in maniera ordinata per oltre un’ora mostrando ottime doti tecniche e di palleggio ma anche un buon fraseggio e manovra. Ora la pausa per gli impegni delle nazionali: il 14 settembre la prima trasferta del campionato, a Bolzano, sul campo del Sudtirol. Ci vorrà più lucidità soprattutto sotto porta e nell’ultimo passaggio. Cose che questa sera sono un po’ mancate.

Primo tempo

Primi dieci minuti di studio con il Palermo capace di collezionare due calci d’angolo di fila in avvio e Frosinone abile in fraseggio a creare potenziali pericoli. Tuttavia i portieri non sono stati impegnati oltre l’ordinaria amministrazione.

È però il Frosinone a farsi preferire in avanti ed a creare i primi veri pericoli verso la porta di Joronen che al 24’ salva una conclusione centrale di Koutoupias a seguito di un contropiede ben manovrato, ed un minuto dopo è costretto a deviare in angolo un tiro cross da posizione defilata di Raimondo.

I padroni di casa provano a scuotersi e cominciano a spingere in avanti. Alla mezz’ora prima ammonizione per Calò del Frosinone per fallo a centrocampo su Pohjanpalo. Ma sono sempre gli ospiti ad essere più vivaci. Joronen blocca una conclusione centrale.

Al 36’ prima conclusione del Palermo verso la porta di Palmisani: a seguito di un calcio d’angolo, la sfera arriva dalle parti di Augello che di prima intenzione e dall’interno dell’area ma da posizione decentrata, spara sopra la traversa. Ancora Augello nel finale del primo tempo si fa vedere sulla fascia destra ma il suo cross è deviato da un difensore ed è preda del portiere ospite.

Succede poco nel finale in un primo tempo intenso ma senza grosse emozioni. Frosinone bene in palleggio e in fraseggio, rosanero solidi in difesa ma con qualche sbavatura e soprattutto poco produttivi in avanti: né Brunori, né Pohjanpalo hanno avuto palloni giocabili. Pareggio giusto sostanzialmente ma ospiti più pericolosi.

Secondo tempo

Il match riparte con i 22 effettivi che hanno disputato i primi 45 minuti di gioco. Subito episodio dubbio in area con Diakitè che trattiene Raimondo in pinea area di rigore. L’arbitro va rivedere l’azione al Var e concede un calcio di punizione per i rosanero perché la posizione dell’attaccante del Frosinone era di offside.

Il primo vero lampo del Palermo al 52’ con uno spunto di Pierozzi che imbecca Pohjanpalo, l’attaccante rosanero gira di testa ma la sfera scheggia il palo destro a portiere battuto.

Al 58’  Ghedjemis ci prova dal limite ma la conclusione è lenta e non crea affanni a Joronen. Alvini al 60’ effettua i primi cambi nel Frosinone. Fuori  Kvernadze e Barcella, dentro l’ex rosanero Masciangelo e Francesco Gelli.

Poco dopo altro mini-quillo del Palermo: Segre fa un tiro-cross che va alto di poco.

Inzaghi risponde facendo entrare Le Douaron al posto di Brunori, per lui pochi palloni giocabili. Il tecnico rosanero cerca di dare più peso in avanti.

Match sempre vibrante con capovolgimenti da una parte all’altra ma di occasioni vere e proprie poche.

Le carte di Inzaghi

Al  70’ Inzaghi si gioca due carte: Gomes e Palumbo al posto di Segre e Augello. Rosa in attacco a caccia del vantaggio con un’azione prolungata e conclusione alta sulla traversa. Poco dopo, al 73’  Le Douaron ci prova lavorando un pallone spalle alla porta ma la conclusione è sbilenca.

A un quarto d’ora dal novantesimo, doppio cambio nelle fila del Frosinone: escono Calò e Raimondo per Cichella e Zilli.

Il tema della partita però non cambia: Palermo in pressing a cercare il vantaggio sospinto dal pubblico del Barbera; Frosinone pronto a pungere in contropiede.

I rosa vanno vicini al gol all’80’ con Pohjanpalo che di testa su calcio d’angolo di Palumbo colpisce la traversa. Sul corner successivo, ancora Palumbo impegna Palmisani. Sul capovolgimento di fronte Diakitè salva un contropiede laziale in situazione di due contro uno prendendosi l’ovazione del pubblico.

Altro cambio ospite all’83’, Tutto in famiglia dato che Anthony Oyono esce e gli subentra il fratello Jeremy. Inzaghi, invece, fa entrare Peda al posto di Pierozzi e Pohjanpalo per Corona. Palermo con il reparto offensivo completamente rinnovato nel finale di partita.

Rosanero che continuano a collezionare angoli in cerca del guizzo vincente. Nei cinque minuti di recupero poche emozioni con un Palermo che non è riuscito a spingere. Cori contro l’arbitro Di Bello.

Il tabellino

Palermo-Frosinone 0-0

Palermo: Joronen; Diakitè, Bani, Ceccaroni; Pierozzi (dall’83’ Peda), Ranocchia, Segre (dal 70’ Gomes), Augello (dal 70’ Palumbo); Brunori (dal 64’ Le Douaron), Gyasi, Pohjanpalo (dall’83’ Corona). Allenatore Filippo Inzaghi. A disposizione: Balaguss, Di Bartolo, Nicolosi, Veroli, Blin, Avena, Vasic.

Frosinone: Palmisani; A. Oyono (dall’83’ J. Oyono), Marchizza, J. Gelli, Bracaglia; Barcella (dal 60’ Francesco Gelli), Calò (dal 75’ Cichella), Koutoupias, Kvernadze (dal 60’ Masciangelo), Raimondo (dal 75’ Zilli), Ghedjemis. Allenatore Massimiliano Alvini. A disposizione: Minicangeli, Lolic, J. Oyono, Ndow, , Grosso, Vergani.

Arbitro: Marco Di Bello di Brindisi. Assistenti di linea: Mattia Politi (Lecce) e Marco Ceolin (Treviso). Var Luigi Nasca (Bari). Avar Marco Serra (Torino).

Note. Titoli emessi 32.181 (16.504 abbonamenti, i restanti 15.667 biglietti). In tribuna il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Striscione in curva sud con la scritta “Basta morti sul lavoro” per ricordare i cinque operai morti il 30 agosto del 1989 durante i lavori di ristrutturazione dell’impianto di viale del Fante in vista dei Mondiali di Italia 90.

Ammoniti: Calò (Frosinone), J. Gelli (Frosinone), Bracaglia (Frosinone).

Recuperi: 1’ e 5’