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Palermo, truffe con falsi “bonus facciate 90%”: sequestrati 3,5 milioni all’imprenditore Giuseppe Piraino

Palermo, truffe con falsi “bonus facciate 90%”: sequestrati 3,5 milioni all’imprenditore Giuseppe Piraino
Guardia di Finanza

Il provvedimento è stato disposto al culmine di un’articolata indagine in materia di fittizi interventi di riqualificazione edilizia condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo

Dalle prime ore di questa mattina, i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un noto imprenditore edile, per un importo complessivo di oltre 3,5 milioni di euro.

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Il provvedimento è stato disposto al culmine di un’articolata indagine in materia di fittizi interventi di riqualificazione edilizia condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo sotto l’egida e il costante coordinamento dell’Autorità Giudiziaria.

Truffa bonus facciate, indagato Giuseppe Piraino

Giuseppe Piraino, il noto imprenditore antiracket di Palermo, a cui oggi la Gdf ha sequestrato beni per 3,5 milioni di euro per una truffa che avrebbe compiuto per i bonus edilizi, era diventato un simbolo dell’antimafia quando, nel 2018, aveva denunciato i suoi estorsori. Gli uomini del pizzo erano andati a chiedergli i soldi della messa a posto nei cantieri edili dove l’impresa di Piraino, la Mosina Costruzioni, stava lavorando nei rioni Capo e Borgo Vecchio. In quella occasione aveva incontrato gli estorsori e li aveva filmati con una telecamerina nascosta e la foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Da lì scattarono successivamente degli arresti.

Le indagini

A dare il via agli accertamenti è stato un esposto presentato dalla proprietaria di un immobile sito in un condominio di Palermo in cui si evidenziavano talune irregolarità nei lavori di ristrutturazione della facciata dello stabile condominiale.

Di qui l’avvio di un’approfondita attività investigativa che si è sviluppata attraverso la consultazione di banche dati, la disamina di copiosa documentazione tecnica acquisita presso il Comune di Palermo, l’esecuzione di molteplici sopralluoghi presso i cantieri e l’escussione di oltre 30 amministratori di condomini.

Bonus facciate inesistenti

All’esito delle attività è stato possibile appurare la totale o parziale assenza dei lavori, nonché la carenza della documentazione a supporto degli stessi, giungendo a quantificare in circa 7 milioni di euro l’ammontare complessivo dei “bonus facciate” inesistenti.

In alcuni casi, in particolare, nonostante la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (C.I.L.A.) sia stata trasmessa agli Enti competenti nel 2022, la consegna del cantiere con contestuale avvio dei lavori è stata retrodatata al 30 dicembre del 2021, in modo da non perdere il diritto alla detrazione nella misura del 90%.

Sono in corso le attività di perquisizione presso l’azienda e gli altri luoghi nella disponibilità del legale rappresentante della società di costruzioni, allo stato indagato per i reati di indebita compensazione di crediti e di truffa aggravata volta al conseguimento di erogazioni pubbliche.

L’attività della Procura

La presente attività di servizio, svolta in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Palermo, si inserisce nel quadro delle linee strategiche dell’azione del Corpo, a contrasto delle frodi in materia di agevolazioni fiscali concesse a sostegno di famiglie e imprese, a tutela della legalità economico-finanziaria del Paese. Si evidenzia, infine, che in attesa di giudizio definitivo, trova applicazione, per tutti gli indagati, il principio della presunzione di innocenza.