Ribaudo, che lasciò la moglie e quattro figli, fu trovato sull'asfalto con una profonda ferita alla testa. I vigili urbani, arrivati dopo due ore, non trovarono sul luogo alcun mezzo
Il giudice della terza sezione civile del tribunale di Palermo, Paolo Criscuoli, ha disposto un risarcimento da parte da parte del Fondo di garanzia delle vittime della strada, a favore dei familiari di Antonino Ribaudo (difesi dall’avvocato Emanuele Gualniera), morto l’11 dicembre 2014, a 34 anni, in un incidente stradale avvenuto il via Aloi, nel capoluogo siciliano.
Ribaudo, che lasciò la moglie e quattro figli, fu trovato sull’asfalto con una profonda ferita alla testa. I vigili urbani, arrivati dopo due ore, non trovarono sul luogo alcun mezzo.
Il procedimento penale nei confronti di ignoti fu archiviato, ma nuove indagini, testimonianze e la perizia tecnica eseguita dall’ingegner Antonino Gualniera hanno accertato come la vittima fu effettivamente travolta da un’auto pirata in cui conducente non è mai stato individuato. (ANSA)