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Palermo, un milione di euro contro le dipendenze patologiche

redazione

Palermo, un milione di euro contro le dipendenze patologiche

Gioacchino D’Amico  |
sabato 04 Marzo 2023

Illustrati a Palazzo delle Aquile i contenuti di un progetto che coinvolge Comune, Prefettura, Asp, Forze dell’ordine e Terzo settore per un’intensa presenza istituzionale sul territorio

PALERMO – Si intensificano gli sforzi del Comune nella lotta contro le droghe. L’Amministrazione guidata dal sindaco Roberto Lagalla ha illustrato, durante una conferenza svoltasi ieri a Palazzo delle Aquile, un progetto volto a contrastare le dipendenze da sostanze stupefacenti, con particolare riferimento al crack. Una sostanza di cui, anche alla luce dei dati raccolti dalla Prefettura, si registra un preoccupante livello di consumo tra i giovani e una massiccia presenza nelle piazze di spaccio.

I contenuti del progetto sono stati delineati grazie a un’azione sinergica condotta dal Comune e dalla Prefettura di Palermo, oltreché dall’Asp, dalle Forze dell’Ordine e dai rappresentanti del Terzo settore. La spinta in più sul fronte del contrasto alle droghe che dovrebbe essere garantita da questa iniziativa, avrà durata di dodici mesi e si avvarrà di un finanziamento di circa 1 milione di euro a valere sul Fondo nazionale infanzia e adolescenza.

Il Comune, insieme alla Prefettura e all’Asp, ha definito il bando che partirà tra una settimana e sarà aperto a tutto il Terzo settore e all’associazionismo. Bando, come affermato dal sindaco Lagalla, “che prevede un’intensa e regolare presenza istituzionale sul territorio, con una capillarità distributiva e un modello organizzativo condiviso tra le istituzioni”.

L’azione descritta dall’Amministrazione, affiancando le operazioni già attive per il contrasto al fenomeno, si addentrerà nel territorio e si muoverà sul doppio binario della prossimità e della sensibilizzazione. I punti fondamentali del progetto, infatti, consistono da una parte nello svolgimento di incontri nelle scuole sul tema delle droghe e, dall’altra, nell’attivazione di un presidio mobile messo a disposizione dall’Asp, al cui interno opererà un’equipe di figure specializzate tra cui operatori sanitari, educatori, mediatori culturali. L’unità sarà attiva nelle aree della città maggiormente colpite dall’emergenza sociale, a partire dal quartiere di Ballarò, per ricomprendere successivamente le zone dello Sperone, dello Zen e di Borgo vecchio.

“Un lavoro significativo – ha dichiarato il sindaco Lagalla – che mira ad amplificare, al di là delle misure di controllo proprie delle Forze dell’ordine, la risposta delle istituzioni locali alla patologica diffusione delle droghe. Il crack non solo è capace di portare immediata dipendenza, ma i suoi costi particolarmente accessibili finiscono col diventare una tragica tentazione per i giovani. E questa città ha già vissuto fatti drammatici”.

Presente alla conferenza anche il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta: “Con l’Amministrazione – ha detto – abbiamo trovato subito un’intesa e sviluppato una grande sinergia. In poco tempo è stato istituito un tavolo tecnico che ha dato dei frutti straordinari. Con tutti gli attori, oggi possiamo dire che stiamo per scrivere una pagina di legalità nei fatti”.

Un contributo fondamentale è stato quello di Rosalia Pennino, assessore alle Attività sociali. “L’emergenza di cui dobbiamo occuparci – ha affermato – quando programmiamo politiche attive sui minori, è quella del crack e delle tossicodipendenze. È importante pensare a tutti i nostri adolescenti. L’abbiamo voluto fare partendo dai quartieri più problematici. Inoltre, anche grazie all’individuazione della figura del peer educator, abbiamo voluto valorizzare un aspetto fondamentale: e cioè la funzione educativa che possono svolgere tutti i ragazzi che sono usciti dalla tossicodipendenza”.

Benché la durata dell’iniziativa sia di dodici mesi, il progetto possiede l’ambizione di un più ampio respiro, ponendosi in modo propedeutico rispetto a ulteriori investimenti che possano consolidare i risultati raggiunti. “L’obiettivo finale – ha anticipato l’assessore Pennino – è quello di agganciarsi a un fondo strutturale per la realizzazione del centro a bassa soglia. Questo non può e non deve restare un intervento di un solo anno”.

Le intenzioni del Comune, dunque, ispirandosi ai principi della riduzione del danno e della presa in carico sociale, mirano alla realizzazione di servizi continuativi e realtà maggiormente strutturate.

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