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Palermo, il passaggio dell’ermellino fra i rettori, le interviste

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Palermo, il passaggio dell’ermellino fra i rettori, le interviste

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domenica 31 Ottobre 2021

A Palermo, al Rettore prof. Fabrizio Micari è succeduto quello nuovo nella persona del prof. Massimo Midiri e l’Università di Palermo cambia marcia ma non troppo

Passaggio di testimone tra Rettori nel segno della continuità. A Palermo, al Rettore prof. Fabrizio Micari è succeduto quello nuovo nella persona del prof. Massimo Midiri e l’Università di Palermo cambia marcia ma non troppo. L’ormai ex Rettore Micari consegna nelle mani del successore un’Università risanata con 18 milioni di attivo, un’amministrazione ampliata con nuove professionalità e competenze, undici mila studenti rispetto ai sette mila del 2015.

Inoltre, il nuovo Rettore Midiri trova nuove infrastrutture pronte o in costruzione o in progettazione che permetteranno di sopperire alla domanda di aule e di laboratori da parte della popolazione studentesca in aumento. Oltre a ciò, l’ex Rettore lascia in eredità al successore un patrimonio storico-monumentale anch’esso ampliato e sedi distaccate a Trapani, Agrigento e Caltanissetta in crescita.

Un esempio è dato da recupero dei singoli archivi e testimonianze documentali sparse nelle facoltà per creare un unico archivio universitario aperto al pubblico a luglio.

Un altro dato significativo è dato dall’Orto botanico che è il secondo bene artistico visitato a Palermo, senza dimenticare il recupero di altri palazzi storici non solo a Palermo, ma anche nelle provincie di Trapani e di Agrigento. Anche il ruolo internazionale dell’università di Palermo esce rafforzata, con ben 48 progetti approvati e finanziati nell’ambito del programma europeo Horizon 2020. Comunque, l’operato dell’ex Rettore Micari è stato riassunto in due libri distribuiti al pubblico presente.

Il nuovo Rettore Midiri ha, invece, sottolineato i nuovi impegni che attendono questo sessennio, ma senza mostrare significative differenze dall’operato del predecessore, semmai si propone di ampliarne i risultati. Infatti, l’attivo di 18 milioni sarà speso per aumentare la disponibilità delle aule e la messa in sicurezza di tutti i laboratori non ancora toccati da interventi. Un altro filone è la semplificazione dei regolamenti che spesso soffocano l’iniziativa dei docenti e provocano ritardi nell’attuazione dei progetti. Sarà potenziato il respiro internazionale dell’università, favorendo la creazione di partenariati con altre università europee ed extraeuropee.

Non a caso, il Rettore Midiri ha indicato quattro punti per creare un’università plurale, una programmazione pluriennale basata su obiettivi e priorità, la valorizzazione del merito nella ricerca e nella didattica, la trasparenza e la democrazia interna, coinvolgendo i soggetti interessati. L’università del nuovo rettore si presenta, quindi, come un ateneo aperto alle istanze del territorio e attento al suo sviluppo, non trascurando i contatti internazionali forieri di partnership vantaggiose capaci di attrarre fondi. Non ultimo, si metteranno al centro gli studenti con miglioramenti dei servizi e partecipando ala vita democratica dell’Ateneo.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha ringraziato l’ex rettore Micari, salutando il nuovo, augurandosi la continuazione della collaborazione tra comune e università finora coronato da successo. Anche il presidente della Regione Nello Musumeci ha partecipato alla cerimonia del passaggio di consegne.

Il governatore ha ringraziato il rettore uscente Micari, sottolineando il “rapporto di collaborazione istituzionale di questi anni  corretto e senza pregiudizi, improntato alla crescita dell’ateneo e agli interessi degli studenti”. Il governatore si è, poi, congratulato con il professore Midiri, augurandogli buon lavoro e auspicando una sempre maggiore collaborazione fra la Regione e l’Università tesa alla migliore formazione per i giovani dell’Isola.

Francesco Sanfilippo

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