Palermo, Urso inaugura la Casa del Made in Italy

Palermo, Urso inaugura la Casa del Made in Italy: gli obiettivi per la Sicilia

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Palermo, Urso inaugura la Casa del Made in Italy: gli obiettivi per la Sicilia

Sonia Sabatino  |
venerdì 06 Settembre 2024

La Casa del Made in Italy è stata inaugurata ieri a Palermo dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Un punto di riferimento per le imprese che hanno necessità di ricevere informazioni e assistenza qualificata, ma anche per le istituzioni che potranno così raccogliere più facilmente le richieste del territorio e coordinare gli interventi. È la Casa del Made in Italy, inaugurata ieri a Palermo dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e del prefetto Massimo Mariani. Questo presidio territoriale del Mimit, con sede in via Alcide De Gasperi, è il secondo avviato in Sicilia dopo quello di Catania.

“Quelle siciliane – ha detto il ministro Urso – sono tra le prime Case del Made in Italy che abbiamo aperto, alla fine saranno 55 distribuite in tutto il Paese, grazie a un processo riformatore. I presidi territoriali c’erano già, infatti, derivano dal ministero delle Poste e delle Comunicazioni, ma nel quadro generale di una riorganizzazione complessiva del Ministero, per meglio agire a favore del sistema produttivo, abbiamo ritenuto di creare questi punti di riferimento e contatto. Si tratta, dunque, di una riorganizzazione funzionale e operativa, che garantirà maggiore efficienza sul territorio da parte del nostro dicastero”.

L’offerta delle sedi

Le sedi distaccate, infatti, offrono informazioni e assistenza alle imprese in merito agli strumenti necessari per favorire gli investimenti e lo sviluppo delle tecnologie per le transizioni digitale e green. Alle Case del Made in Italy è, inoltre, demandato il monitoraggio delle politiche del Mimit a sostegno delle attività imprenditoriali e il supporto delle aziende nella tutela della proprietà industriale e rispetto all’approfondimento della normativa tecnica.

“L’obiettivo – ha evidenziato ancora Urso – è creare un incontro fattivo e continuativo per poter essere più consapevoli su quello che occorre fare per migliorare il contesto legislativo del nostro Paese. Al contempo, sosterremo il sistema produttivo locale, soprattutto Pmi, per esempio su come utilizzare gli strumenti di transizione 5.0, su cui saranno investiti nei prossimi mesi 13 miliardi di euro per le imprese, su come utilizzare gli accordi di innovazione, i contratti di sviluppo, le aree di crisi complesse, su come prepararsi al meglio con la documentazione per presentare i progetti affinché siano sostenibili e, quindi, finanziabili. Questi presidi sono destinati a creare un raccordo tra tutti gli attori istituzionali territoriali, comprese le Camere di Commercio, i cittadini e le direzioni generali centrali del ministero e saranno anche un luogo dove le rappresentanze datoriali e quelle dei lavoratori potranno confrontarsi”.

Punto di riferimento significativo

Per il sindaco del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla, questa iniziativa del Mimit rappresenta per il territorio “un punto di riferimento significativo, perché mette in contatto le opportunità che vengono dallo Stato e dal Ministero con la programmazione e la pianificazione degli Enti territoriali. Nei confini delle prerogative di un ente locale, noi stiamo spingendo particolarmente sul tema della digitalizzazione competitiva ed è chiaro che su questo potremo intessere contatti e relazioni per farne un volano di intervento. Stiamo lavorando e abbiamo lavorato per assicurare non soltanto attrattività, ma anche maggiore funzionalità e maggiore qualità della risposta sul piano sociale, istituzionale, economico. Dobbiamo creare le infrastrutture, ma questo è un lavoro di collaborazione tra tutte le istituzioni dello Stato. Credo che una Città metropolitana come Palermo non possa prescindere dalla condivisione di asset strategici per lo sviluppo, ma non possa neanche prescindere da un impegno diretto su alcuni temi importanti relativi all’innovazione e allo sviluppo d’impresa”.

Possibile Hub scientifico, tecnologico e produttivo

Secondo il ministro Urso, sviluppando la digitalizzazione e l’efficientamento energetico la Sicilia potrebbe diventare un Hub scientifico, tecnologico e produttivo europeo. Per questo motivo ha sottolineato quanto sia importante per il Governo nazionale sviluppare le bioraffinerie di Priolo e Augusta, impegnandosi al contempo a mettere a sistema gli impianti di depurazione.

Il ministro, non ha mancato inoltre di sottolineare la sua soddisfazione per la risoluzione della vicenda ex Blutec: “Posso dire – ha affermato – che la collaborazione con la Regione ci ha visti impegnati su diversi fronti in questi mesi, in particolare per la vicenda di Termini Imerese, per cui abbiamo trovato una soluzione dopo 13 anni di cassa integrazione. Finalmente sono state avviate le procedure per riaprire il sito facendone un grande polo industriale. Inoltre, grazie all’azione della Regione, è diventata un’area portuale logistica importante e con l’apertura dell’interporto migliorerà ancora lo scambio tra i vari attori coinvolti. Questo sviluppo coinvolgerà l’intera Sicilia Occidentale”.

Soddisfazione in merito è stata espressa anche dal presidente della Regione, Schifani: “Non mi sembra vero che abbiamo risolto la vicenda ex Blutec. È stato fatto un miracolo da parte di tutti, dal Governo nazionale ai sindacati. C’è stato un percorso continuo di collaborazione e condivisione per la crescita della piccola, media e grande impresa. Oggi è una giornata che rappresenta una tappa importante per il mondo imprenditoriale siciliano, che il Governo regionale sostiene e guarda con grande interesse”.

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