Verde pubblico da curare e rilanciare a Palermo - QdS

Verde pubblico da curare e rilanciare a Palermo

Gaspare Ingargiola

Verde pubblico da curare e rilanciare a Palermo

mercoledì 11 Novembre 2020

In arrivo duemila alberi e 14 mila piante, più nuove aree giochi e zone per gli amici a quattro zampe. Una svolta necessaria, anche dopo i pessimi risultati ottenuti in Ecosistema urbano 2020

PALERMO – Due milioni di euro per rinverdire la città con duemila alberi e 14 mila piante, aree giochi e per la sgambatura dei cani. È il progetto “Papa 188”, inserito nel Patto per il Sud e presentato dal sindaco Leoluca Orlando, dall’assessore al Verde Sergio Marino e dal presidente della Reset Antonio Perniciaro Spatrisano con l’obiettivo di rivitalizzare le aree verdi esistenti, sostituire o acquistare arredi urbani e giochi per i bambini e aumentare gli spazi a disposizione per gli amici a quattro zampe. Un’iniziativa di cui la città ha un disperato bisogno, soprattutto se si pensa ai pessimi risultati ottenuti nel report Ecosistema urbano 2020 di Legambiente, che hanno fatto scivolare il capoluogo siciliano all’ultimo posto a livello nazionale.

Dei due milioni di euro previsti, 560 mila sono stati già spesi per la pulizia e la manutenzione straordinaria delle aree verdi. Restano a disposizione 393 mila euro per l’acquisto di 14 mila piante e duemila alberi; 159 mila euro per giochi, panchine, cestini e per le aree sgambatura cani, reti metalliche, cancelletti, pavimentazioni in tufina e orlature; e 388 mila euro per la manodopera necessaria alla manutenzione del verde e al montaggio degli arredi.

Poco meno di diecimila piante (9.561 per l’esattezza) andranno a decorare svincoli, vie e aiuole spartitraffico sparse in tutta la città: Largo dello Stormo, via Bartolo Longo, via Cingallegra, via Del Cigno, via Emerico Amari, tre rotonde di via dell’Olimpo, lo spartitraffico di viale Regione Siciliana e gli svincoli Basile, Belgio, Bonagia, Calatafimi, Lazio-Michelangelo, Oreto e Pitrè. In via Emerico Amari, in corrispondenza della futura area pedonale che un giorno dovrebbe accogliere i turisti all’altezza del porto, saranno collocate 63 piante di arance amare.

Le aree verdi oggetto di manutenzione saranno invece: area Hardouin all’Addaura, largo Medaglie d’Oro e largo Partinico, le piazze Strauss, Don Bosco, Donaudy, Giovanni Paolo II e Pallavicino e le vie Adamo Smith, Cartagine, De Gobbis, Guglielmo il Buono, Lanza di Scalea, Maria Santissima Mediatrice, Matera, Mico Geraci con l’impianto sportivo, Paladini, Pitrè, Tindari e Campania-Trabucco-Michelangelo. Nelle vie Paladini, Giraffa, Tindari, De Gobbis, Smith e Matera saranno collocati cestini, panchine e giochi per i bambini mentre saranno realizzate tre aree per la sgambatura cani in via Guglielmo il Buono (alla Zisa), via Lanza di Scalea (allo Zen) e al Parco Tindari (a Borgo Nuovo). Tra le alberature prescelte per riempire i cercini vuoti ci sono arance amare, koleuteria, prunus pissardii, Hybiscus siriacus melia (per via Calatafimi), cipressi e palme (Washingtonia), aceri, pioppi e ligustrum, mentre verranno integrati i platani mancanti in via Libertà e viale Strasburgo. Il progetto partirà nel 2021 per rispettare i periodi più adatti per la piantumazione.

“Un intervento significativo e imponente – ha commentato Orlando – per la riqualificazione del verde cittadino in tutti i quartieri con la soddisfazione di un lavoro che, dalla progettazione fino alla materiale piantumazione degli alberi e alla loro cura, sarà interamente gestito dal Comune, dagli uffici dell’area Verde e dalla Reset. Tutto questo conferma la bontà di un lavoro durato anni e che finalmente adesso darà i suoi frutti”.

Per l’assessore Marino “le aree sono ben distribuite lungo tutta la città, alcune di particolare interesse come il parco Tindari o la via Paladini ma anche la via Hardouin all’Addaura. Sono particolarmente grato a tutti i dipendenti del Comune che in questi mesi si sono impegnati perché questo progetto vedesse la luce. Un progetto che in modo molto significativo ha unito e messo a frutto competenze diverse, tutte unite da passione e amore per la città”.

“Un punto importante – ha sottolineato il presidente della Reset – riguarda le gare da fare per gli acquisti. Per quanto riguarda le piante, oltre i 210mila euro sussiste l’obbligo di espletare gare a livello europeo e ciò richiede tempi più lunghi, vale a dire, dalla deposizione del capitolato tecnico di gara, circa 45 giorni per l’aggiudicazione”.

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