Palermo, opere pubbliche: via libera al Piano triennale 2021/2023 - QdS

Palermo, opere pubbliche: via libera al Piano triennale 2021/2023

Gaspare Ingargiola

Palermo, opere pubbliche: via libera al Piano triennale 2021/2023

sabato 28 Maggio 2022

Inserita nel documento la contestatissima linea A del tram che passa da via Roma e via Libertà. Da segnalare il “Sì” di Italia viva e la bocciatura dell’emendamento voluto dal gruppo Oso

PALERMO – Il Consiglio comunale ha approvato il Piano triennale delle opere pubbliche 2021-2023 includendo a sorpresa la contestatissima linea A del tram che passa da via Roma e via Libertà. La delibera ha ottenuto il semaforo verde dell’Aula con 22 voti favorevoli, 7 astenuti e nessun contrario.

Un emendamento del gruppo Oso, che puntava a stralciare la linea A, è stato respinto con 8 sì, 13 contrari e 4 astenuti, anche grazie all’astensione e all’uscita dall’Aula di alcuni consiglieri di opposizione.

Sono due i dati politici emersi da Sala delle Lapidi

Il primo riguarda Italia Viva: proprio la bocciatura del precedente Piano triennale 2020-2022 era stata, poco più di un anno fa, il casus belli dello strappo definitivo tra i renziani e il sindaco Leoluca Orlando, da allora rimasto senza maggioranza. Stavolta Iv ha deciso di votare “Sì”. Nel capoluogo il partito di Matteo Renzi sta attraversando giorni cruciali: appena ventiquattro ore prima l’ex premier sconfessava pubblicamente la scelta dei dirigenti locali di sostenere (con una lista senza simbolo) la candidatura a sindaco di Roberto Lagalla: “Non appoggiamo la coalizione di centrodestra di Lagalla – ha detto – nel modo più categorico. E se Lagalla vincerà, noi saremo all’opposizione”. E pensare che Davide Faraone era stato tra i primissimi a salire sulla barca dell’ex rettore dopo aver ritirato la propria candidatura.

L’altro dato politico riguarda l’esito dell’emendamento del gruppo Oso. A novembre 2021, infatti, dopo mesi di polemiche, veti incrociati e addirittura l’occupazione del Consiglio da parte degli orlandiani, il Piano 2020-2022 era stato finalmente approvato senza il famigerato tracciato grazie a un emendamento di Giulia Argiroffi e Ugo Forello. La Giunta Orlando, però, non ha battuto ciglio reinserendo la linea A nel Piano 2021-2023 e nell’elenco annuale 2021. E stavolta l’esito della battaglia consiliare non è stato quello che ci si poteva aspettare: emendamento identico nuovamente a firma del gruppo Oso ma risultato diametralmente opposto.

In una nota congiunta Argiroffi e Forello, insieme a Fabrizio Ferrandelli, Leonardo Canto e Cesare Mattaliano, candidati tutti insieme con Azione e +Europa a sostegno di Ferrandelli nella corsa a Palazzo delle Aquile, hanno espresso tutta la loro “enorme delusione politica, ma anche umana” nel constatare che “per motivi certamente lontani dall’interesse pubblico, si possono abbandonare battaglie e calpestare coerenza e consapevolezza: così i consiglieri di Fratelli di Italia e alcuni consiglieri di Italia Viva, Forza Italia e Lega che hanno abbandonato l’Aula o si sono astenuti al momento del voto sull’emendamento, portandolo alla bocciatura”.

Di contro, i consiglieri e le consigliere di Avanti Insieme, Movimento 5 stelle, Pd e Sinistra Comune si dichiarano più che soddisfatti: “L’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche, ripetutamente richiesta dai nostri gruppi consiliari, rappresenta un atto di giustizia per la nostra città. Finalmente, infatti, si potrà procedere con l’affidamento delle gare per il recupero e la realizzazione di numerose opere essenziali tra cui gli asili nido Galante, Mimosa, Domino, Brancaccio, il plesso Tommaselli, l’illuminazione pubblica in gran parte della città, la riforestazione della riserva di Monte Pellegrino, gli interventi nella piscina comunale, il baglio Mercadante allo Zen, il centro sociale allo Sperone e la riqualificazione della Costa dell’Addaura e di Barcarello”.

“L’esito favorevole della votazione – hanno aggiunto – conferma l’efficacia e la necessità della nostra battaglia dei mesi scorsi, culminata con l’occupazione dell’Aula consiliare stessa. Anche l’approvazione delle linee A, B e C del tram dimostra che la propaganda contro quest’opera pubblica, fomentata con le più svariate argomentazioni populiste, era priva di fondamento”.

“La maggior parte dei consiglieri comunali – hanno concluso – oggi ha finalmente compiuto un atto di responsabilità, evitando lo spreco di milioni di euro già stanziati e permettendo che anche Palermo completi il percorso di mobilità sostenibile già avviato. Tutta la città, dalle periferie al centro, sarà finalmente collegata e raggiungibile, come accade nelle altre metropoli europee”.

Grande soddisfazione da parte dell’assessore alla Mobilità, Giusto Catania: “Una meravigliosa notizia per Palermo, che finalmente potrà completare il suo sistema tramviario, adesso gli uffici sono nelle condizioni di pubblicare il bando di gara”.

“L’approvazione del Piano – ha avvertito il segretario generale della Cgil Palermo, Mario Ridulfo – è un passo in avanti perché consente di spingere l’iter di pubblicazione delle gare per alcune opere importanti per la riqualificazione della città ma non ancora sufficiente se non è accompagnato dall’approvazione del bilancio”.

Il Comune è ancora senza il Bilancio 2021

Già, perché a oggi il Comune è ancora senza il Bilancio 2021, senza contare che fra pochi giorni (il 31 maggio) scade la proroga concessa agli Enti locali dal ministero dell’Interno per il Bilancio di previsione 2022. “Auspichiamo – si è augurato ancora Ridulfo – che possa essere emanato un provvedimento legislativo che consentirebbe di spostare in avanti la data di approvazione del documento finanziario del Comune di Palermo. Certamente si tratta di un fatto importante, di una buona notizia per la città, che arriva in extremis dopo tanti appelli e grande preoccupazione. Un atto propedeutico all’approvazione del Bilancio che consentirà di garantire la copertura finanziarie alle opere previste, utili per i cittadini e con ricadute importanti sul piano occupazionale”.

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