A MSC e Costa Crociere, è stata affidata per 30 anni la gestione dei terminal passeggeri nei quattro porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle
La Sicilia occidentale grande hub prossimo venturo del traffico crocieristico nel Mediterraneo.
È lo scenario che la West Sicily Gate, società di progetto composta, con quote paritarie, da Costa e Msc Cruise colossi italiani del movimento turistico a bordo di grandi navi lussuose, punta a costruire già dall’inizio dell’anno prossimo attraverso la gestione dei terminal per navi da crociera dei porti Palermo, Trapani, Porto Empedocle e Termini Imerese.
Previsioni e intenti da ‘nuovo corso’ quelli che la newco ha annunciato oggi a Palermo nei locali dell’Autorità di sistema portuale (AdSP) gestrice di questi scali: nel 2022 saranno ben 176 gli attracchi previsti soltanto per le due compagnie su un totale di 226 toccate che includeranno anche arrivi e partenze di altre compagnie marittime pronte a riaffacciarsi nel Mediterraneo dopo il drastico stop imposto dalla pandemia.
“Un piano basato su servizi più moderni e un’accoglienza su livelli d’eccellenza con cui potremo triplicare nei prossimi anni il numero dei crocieristi rispetto al 2018, quando tra Palermo e gli altri 3 porti occidentali della Sicilia questo aveva sfiorato le 600 mila unità”- sostiene Pasqualino Monti, presidente dell’AdSp.
Costa e Msc amministreranno le aree destinate all’ormeggio delle navi da crociera, all’accoglienza dei passeggeri e allo svolgimento di tutte le attività di imbarco, sbarco e transito.
Lo faranno in virtù di una concessione di 30 anni di queste aree appartenenti al demanio marittimo, ottenuta a seguito di un complesso procedimento di comparazione e valutazione avviato nel 2019. Il progetto che la newco porterà avanti per implementare del traffico croceristico nei porti del network si sostanzia in modalità d’uso differenziate a porto a porto. Saranno esclusive in quello di Palermo, dove West Sicily Gate la banchina Crispi, il molo Vittorio Veneto e la banchina Sammuzzo con le aree adiacenti e relative pertinenze.
Per tutti e tre gli altri porti l’uso sarà invece non esclusivo. In quello di Trapani riguarderà la banchina Garibaldi, le aree adiacenti e i locali della stazione marittima.
Non appena però verrà realizzato dall’AdSP il molo a T questo sarà destinato all’accosto esclusivo da parte delle navi del concessionario. Nel porto di Termini Imerese, la West Sicily Gate avrà l’uso della banchina Veniero e le aree demaniali adiacenti, mentre nello scalo di Porto Empedocle, l’uso non esclusivo riguarderà la banchina Todaro e le aree limitari.
“La nascita di questa società è il frutto di uno straordinario lavoro di squadra portato avanti in appena 4 anni e corona un sogno. – dice Monti -Quando ci insediammo a Palermo avevamo trovato una banchina Sammuzzo che non poteva ospitare neanche un traghetto, bitte che non consentivano ormeggi di grandi navi, un fondale di soli 7 metri e mezzo e un traffico interno ed esterno all’area portuale confuso e squalificante per una realtà come quella di Palermo. Inoltre la banchina Vittorio Veneto con la stazione marittima erano sotto sequestro”.
Adesso – continua – la banchina Sammuzzo è stata dotata di bitte idonee all’ormeggio di grandi navi da crociera, consentito peraltro dal fondale dragato fino a 12 metri di profondità, c’è un terminal per gli aliscafi e un bel giardino. E siamo riusciti a dissequestrare il molo principale del porto avviandovi operazioni di messa in sicurezza. Vedere la scorsa settimana le ammiraglie di Costa e di Msc ormeggiate insieme è stato motivo di grande soddisfazione”.
Grande sarà la mole di
lavoro in questo new deal del turismo marittimo siciliano. Che intanto impegna
la Port Authority in una progettualità dal valore complessivo di 300milioni di
euro, due terzi dei quali relativi a progetti avviati. Tra questi il dragaggio
del porto e la riqualificazione del terminal crocieristico della vecchia
stazione marittima a Trapani (verrà inaugurata a fine settembre) e la
demolizione di strutture fatiscenti nello scalo di Porto Empedocle.
Ma per i prossimi anni
sono in programma opere per altri 300milioni, specificano alla AdSp.
“Si parla tutti i giorni del Pnrr, il piano di rinascita e resilienza per risollevare l’economia nazionale. Palermo un pezzo di questo piano lo ha già preparato – afferma Beniamino Maltese, consigliere di West Sicily Gate e vicepresidente esecutivo di Costa Crociere-. L’Italia ha subito un crollo di Pil dell’8,9%, numeri da dopoguerra. Per risalire la china la leva più importante è il turismo, che dall’inizio della pandemia ha perso il 90% del fatturato”.
La sfida di portare a Palermo un milione e mezzo di passeggeri, prosegue –“è senz’altro alla portata, ma il vero obiettivo è incrementare l’incoming da altri bacini del turismo, come quello statunitense e del Nord Europa. Crediamo nel potenziale di Palermo e della Sicilia per creare una porta di arrivo alternativa ai flussi turistici verso la Spagna e altri paesi del Mediterraneo”.
Occorre battere sul nodo
delle infrastrutture. “Luigi Merlo, relazioni istituzionali del Gruppo Msc
Crociere
Per la Sicilia si tratta di carenze ancora problematiche, ma confidiamo nei lavori che l’Autorità di sistema porta avanti per fluidificare viabilità e traffico nelle aree portuale- conclude Luigi Merlo, responsabile delle relazioni istituzionali del Gruppo Msc Crociere. Gli ampliamenti e la modernizzazione delle reti stradali e ferroviarie sono condizione per spingere i traffici logistici e del turismo”.
Antonio Schembri