Sala delle Lapidi ha approvato una mozione rinviando l’attivazione delle limitazioni al traffico. Maggioranza sfilacciata e opposizione all’attacco. La Lega chiede le dimissioni di Catania
PALERMO – Il Consiglio comunale di Palermo ha sospeso la Ztl diurna e notturna fino al 31 luglio o comunque fino alla fine dello stato di emergenza sanitaria nazionale.
La decisione è arrivata quando Sala delle Lapidi ha approvato una mozione (25 sì e un solo astenuto, il presidente Totò Orlando) rifilando quello che possiamo definire come un sonoro schiaffo all’Amministrazione retta da Leoluca Orlando, che nei giorni scorsi aveva spinto per una quanto più veloce riattivazione.
Ancora una volta, la maggioranza si è sfilacciata: Avanti Insieme e Sinistra Comune hanno abbandonato “l’Aula virtuale” prima del voto mentre Italia Viva e Sicilia Futura-Italia Viva hanno votato con l’opposizione.
Inizialmente, come accennato, la Giunta aveva manifestato l’intenzione di riattivare i varchi dal 18 maggio, in coincidenza con l’avvio della Fase 2, con tanto di indagine statistica sui benefici della Ztl sulla qualità dell’aria e con la promessa di una serie di deroghe e agevolazioni. Ma dopo la levata di scudi da parte del Consiglio comunale in toto (maggioranza inclusa, con la sola eccezione, di fatto, di Sinistra Comune), il sindaco Leoluca Orlando era stato costretto, nell’arco di appena 24 ore, a una parziale retromarcia, annunciando una sospensione delle limitazioni al traffico in attesa di indicazioni dal Governo centrale.
Per l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, che ha partecipato alla seduta, infatti, quello in corso “è soltanto un periodo di monitoraggio e la Ztl resta sospesa in automatico, in attesa di verificare gli effetti delle riaperture e dell’allentamento delle restrizioni. Le misure restrittive sulla mobilità si muovono nel quadro dell’emergenza sanitaria e l’ordinanza di sospensione resta comunque in vigore fino a quando non saranno ripristinate le normali condizioni di mobilità nelle grandi città. Non si può ridurre tutto ad una data”.
Una spiegazione che però non ha convinto Sala delle Lapidi, che ha voluto comunque lanciare un segnale politico oltre che pratico. “I cittadini – ha commentato il consigliere Ugo Forello, del gruppo Oso – avevano bisogno di una risposta da parte dell’Amministrazione in merito alla durata della sospensione della Ztl, una data certa. L’assessore ha commesso un errore di comunicazione annunciando che il 18 maggio sarebbe ripartita la Ztl. Tutte le altre grandi città hanno sospeso le limitazioni al traffico indicando una data, mentre a Palermo l’ordinanza dell’Ufficio Traffico ha sospeso la Ztl fino al 3 aprile o comunque fino alla durata delle misure restrittive della mobilità previste dal Governo nazionale. Queste restrizioni sono terminate il 18 maggio. Serviva un nuovo provvedimento con una nuova deadline, quell’ordinanza non era chiara”.
“Quella che si è consumata in Consiglio comunale – hanno affermato i rappresentanti della Lega Igor Gelarda, Marianna Caronia, Alessandro Anello ed Elio Ficarra è una vera e propria Caporetto dell’assessore Giusto Catania e del sindaco Orlando. Questa mozione è un segnale inequivocabile: vince la città, mentre la non-politica dell’assessore Catania perde su tutti i fronti, sconfessato anche da parte dei suoi uomini”.
“Poiché riteniamo che l’assessore Catania – hanno concluso – non avrà il buonsenso di dimettersi, la Lega chiede ufficialmente le sue dimissioni. Il suo tempo è finito, dato che ormai è chiaro che oltre al consenso popolare ha perso anche quello dell’Aula”.