"Da tempo - scrive Oriana Mannella - qualcuna di loro si è posta la domanda circa la possibilità che potessero essere osservate"
“Sono profondamente dispiaciuta che il nome dell’Albaverde o comunque di una società di pallavolo femminile di Caltanissetta sia rimbalzato sui social per vicende extra sportive.” E’ stato questo il commento a caldo del massimo esponente della società nissena Oriana Mannella nel momento in cui ha appreso la notizia dai mass media dell’uomo appollaiato sulla sedia colto in flagrante a spiare le giocatrici che si trovavano negli spogliatoi del palaCannizzaro. “Al di là delle speculazioni che si possano fare sul ruolo rivestito dall’individuo di cui non conosciamo il nome – ha continuato Oriana Mannella – resta la gravità del fatto per una vicenda che ha contorni osé, al di là delle giustificazioni, sicuramente risibili, che ha fornito di primo acchitto il protagonista.”
“Siamo disgustati – ha proseguito la presidente dell’Albaverde – e condanniamo qualsiasi forma di violenza a tutti i livelli. Non potendo averle ancora incontrate personalmente in quanto fuori Sicilia per motivi lavorativi, mi sento in dovere di manifestare la mia vicinanza alle mie giocatrici soprattutto le minorenni in quanto, come donna, mi immedesimo in quello che stanno provando, anche perché qualcuna di loro si è posta la domanda circa la possibilità che da tempo potevano essere osservate.” Come società – prosegue Mannella che è anche Consigliere comunale di Caltanissetta – stiamo seguendo con attenzione la vicenda cercando di evitare facili strumentalizzazioni ma al contempo per capire se e come dovremo intervenire nel caso in cui la vicenda dovesse avere risvolti di tipo giudiziario.”