L’area è di 1.072 metri quadrati e consentirà la sepoltura a terra di circa 370 salme. Il camposanto sarà operativo tra settembre e ottobre. Il prefetto Romano: “Per noi questo è un segno di civiltà”
PALMA DI MONTECHIARO – Dopo Messina anche la provincia di Agrigento avrà un cimitero islamico. L’area di 1.072 metri quadrati consentirà la sepoltura a terra di circa 370 salme e verrà creato a Palma di Montechiaro.
“Per noi questo è segno di civiltà – ha detto Azeddine Arbache della comunità islamica Oltremare Agrigento -, di integrazione e convivenza. Un cimitero importante per dare una sepoltura degna a tutti gli islamici che stanno qui in provincia”.
Il cimitero islamico tra settembre e ottobre sarà operativo
Effettuati i sopralluoghi congiunti tra Comune e i rappresentanti delle comunità islamiche, che hanno manifestato assenso alla concessione del suolo cimiteriale per creare il cimitero islamico, tra settembre e ottobre il camposanto sarà operativo.
“Era opportuno avere un luogo in cui riunire le salme – ha dichiarato il prefetto Filippo Romano a margine della firma del protocollo in presenza del sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, e gli esponenti delle tre comunità islamiche presenti nel territorio agrigentino -, fino a ora si sono utilizzati i cimiteri della provincia grazie alla collaborazione e disponibilità dei sindaci che non finirò mai di ringraziare. Un cimitero che servirà anche per gli islamici presenti regolarmente in questa provincia che hanno manifestato di recente la necessità e la disponibilità a collaborare alla realizzazione”.
Fino ad ora, i migranti musulmani giunti cadaveri a Lampedusa nelle traversate del Mediterraneo o deceduti in provincia sono stati trasferiti e seppelliti per l’appunto nel cimitero di Messina e nella maggior parte dei casi nei cimiteri comunali della provincia.
“Ogni qualvolta la Prefettura ci ha interpellato per dare sepolture ai migranti raccolti a Lampedusa abbiamo risposto ‘presente’ e anche questa volta ci siamo messi a disposizione”, ha detto il sindaco Stefano Castellino.