Un’operazione volta a contrastare il lavoro irregolare è stata condotta nelle due giornate di giovedì 10 e venerdì 11 luglio a Panarea, dagli ispettori dell’Ufficio vigilanza della sede Inps di Messina, coordinati dalla Direzione regionale dell’Istituto.
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I sette accertamenti portati a termine dagli ispettori Inps, si legge in una nota, anche sulla base delle dichiarazioni rese dai lavoratori presenti al momento dell’accesso, “hanno fatto emergere la presenza di otto lavoratori “in nero” e, in alcuni casi, lo svolgimento di un numero di ore di lavoro maggiore di quello dichiarato e registrato”.
Panarea, controlli e diversi lavoratori in nero. Ecco le sanzioni
Le irregolarità emerse nel corso dei controlli hanno comportato “il recupero delle somme dovute a titolo di contributi e non versate, nonché l’irrogazione di sanzioni amministrative per un importo pari a circa quindicimila euro e l’annullamento di due posizioni assicurative illegittime”.
Catania, lavoratori in nero. L’operazione “ad alto impatto”
Nell’ambito dell’attività di vigilanza “ad alto impatto” disposta in ambito nazionale dal Comando Carabinieri Tutela del lavoro ed in particolare nel territorio della provincia etnea, negli primi giorni di luglio sono stati intensificati i controlli da parte dei Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) unitamente ai militari del Comando Provinciale dell’Arma di Catania, in materia legislazione sociale e sicurezza sul lavoro, dove statisticamente più si annida il fenomeno del lavoro nero e al fine di ridurre l’indice antinfortunistico nei settori imprenditoriali più a rischio come il commercio, gli esercizi pubblici e l’edilizia. L’operazione risale allo scorso 2 luglio 2025.
I controlli e le aziende al centro delle indagini
All’esito dei controlli ispettivi presso n. 14 aziende ben n. 11 sono risultate irregolari e per n. 6 è adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per “lavoro nero” avendo superato il 10% dei lavoratori in nero rispetto ai presenti in azienda. In totale sono state verificate n. 44 posizioni lavorative ed individuati n. 12 lavoratori sommersi alla pubblica amministrazione.
I reati imputati ai responsabili
A seguito dei controlli, deferiti quindi nei confronti dell’Autorità Giudiziaria competente, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, n. 11 soggetti responsabili in materia di sicurezza sul lavoro per: omesse visite mediche preventive e formazione dei lavoratori, ponteggi inidonei, attrezzature di lavoro ed impianti elettrici non conformi, aree di cantiere non ben delimitate ed altro, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.

