Roma, 11 dic. (askanews) – Alla Banca centrale europea Mario Draghi “ha cambiato la storia economica, da una situazione di grande difficoltà abbiamo avuto fase di stabilizzazione e maggiore serenità sui mercati”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nella sua “laudatio” in occasione della cerimonia per il conferimento a Mario Draghi del premio Bancor, dell’associazione Guido Carli e Banca Ifis, a Roma.
Era il periodo del “whatever it takes”, che “non fu un colpo di teatro – ha ricordato Panetta – ma una strategia ben studiata” e lanciata con “tempismo”, una delle diverse qualità di Draghi, e che risultò efficace anche per la credibilità di chi pronunciava le suddette parole.
Alla Banca d’Italia Draghi ha portato “un cambiamento verso la modernizzazione, vi do un esempio banale – ha proseguito -: prima di lui era impensabile telefonare al governatore sul cellulare, soprattutto per chi non aveva un posizione molto alta. Fu un cambiamento importante, una innovazione alla Banca d’Italia, dove le regole si rispettano”.
E poi l’ex governatore, ex presidente della Bce e del Consiglio dei ministri ha diverse “qualità personali: la prima è la curiosità intellettuale – ha detto Panetta – discute con chiunque. Invece è allergico e non sensibile agli ossequi. E poi voglio sottolineare l’apertura mentale, è quella che nel 2014-2015 gli ha permesso di capire che l’Europa rischiava la deflazione e che la linea che prevaleva in Europa del ‘non possiamo fare nulla’ era la più comoda e anche la più sbagliata”.
“Un’altra qualità – ha detto Panetta – è che non sta fermo: quando si è fatta una opinione, poi decide e ed agisce e non ha paura di prendersi delle responsabilità”.
