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Aborto, Papa Francesco, “E’ un omicidio diventato abitudine”

Aborto, Papa Francesco, “E’ un omicidio diventato abitudine”
Pope Francis attends the general audience in the Paul VI hall, Vatican City, 21 October 2020. Pope Francis on Wednesday apologised to the faithful for not being able to come close during his weekly general audience because of COVID-19 prevention measures. ANSA/VATICAN MEDIA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

“Stiamo attenti alla cultura dello scarto, non è il problema di una legge o di un’altra, è il problema dello scarto”, così Bergoglio alla Pontificia Accademia per la Vita.

“L’aborto è diventato una abitudine bruttissima, è un omicidio”. La nuova denuncia arriva dal Papa in occasione dell’udienza alla Pontificia Accademia per la Vita. Il Pontefice scandisce a braccio: “C’è lo scarto dei bambini che non si vogliono ricevere e con quella legge dell’aborto che li uccide e oggi questa è diventata una abitudine ‘normale’, che è bruttissima perché è un omicidio. Per capirlo bene ci aiuti fare una doppia domanda: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema? E’ giusto affittare un sicario per affrontare un problema? Questo è un aborto”.

LA “STRADA DELLO SCARTO”

Attenzione all’eutanasia nascosta, guai a imboccare la “strada dello scarto”. Gli “ospedali cattolici” non possono permettersi questo tracciato, ha ribadito forte e chiaro inoltre Bergoglio ricevendo in udienza la Pontificia Accademia per la Vita. Dice con dolore il Papa parlando a braccio: “Gli anziani, sono materiale di scarto perché non servono ma sono la radice di saggezza della nostra civiltà, e questa civiltà li scarta. In tante parti c’è la legge dell’eutanasia nascosta come la chiamo io, quella per cui le medicine sono care e se ne danno la metà soltanto e questo significa accorciare la vita degli anziani . Con questo noi rinneghiamo la speranza che ci fa andare avanti, scartiamo bimbi e anziani”. Da qui il monito: “Stiamo attenti alla cultura dello scarto, non è il problema di una legge o di un’altra, è il problema dello scarto e su questo punto voi accademici e anche le università cattoliche e ospedali cattolici non possono permettersi di andare” per questa strada.

L’IMPORTANZA DEL SISTEMA SANITARIO GRATUITO E LE DISUGUAGLIANZE

Bergoglio ha lanciato inoltre un nuovo appello per una sanità gratuita, accessibile a tutti specie a chi non può pagare le cure. “Ci sia sempre un sistema sanitario gratuito, – ha osservato Bergoglio riprendendo l’appello che fece nel corso dell’Angelus al Gemelli dopo l’intervento al colon- non perdere quel bel sistema sanitario, come per esempio l’Italia, perché al contrario avrebbe diritto alla salute solo chi può pagarla, gli altri no. E questa è una sfida molto grande che aiuta a superare le disuguaglianze”.

Nel mondo ci sono ancora “forti disuguaglianze” sul piano sanitario, ha quindi affermato. “Considerare la salute nelle sue molteplici dimensioni e a livello globale – dice Francesco- aiuta a comprendere e assumere responsabilmente l’interconnessione tra i fenomeni. E così si osserva meglio come anche le condizioni di vita, che sono frutto di scelte di politiche, sociali e ambientali, producono un impatto sulla salute degli esseri umani”.

” Se esaminiamo, in diversi Paesi e in diversi gruppi sociali, la speranza di vita – e di vita in salute – scopriamo forti disuguaglianze. Esse – analizza il Pontefice- dipendono da variabili come il livello di retribuzione, il titolo di studio, il quartiere di residenza pur nella stessa città. Noi affermiamo che la vita e la salute sono valori ugualmente fondamentali per tutti, basati sull’inalienabile dignità della persona umana. Ma, se a questa affermazione non segue l’impegno adeguato per superare le diseguaglianze, noi di fatto accettiamo la dolorosa realtà che non tutte le vite sono uguali e la salute non è tutelata per tutti nello stesso modo”.