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Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, il messaggio di Papa Francesco

Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, il messaggio di Papa Francesco
Pope Francis attends the general audience in the Paul VI hall, Vatican City, 21 October 2020. Pope Francis on Wednesday apologised to the faithful for not being able to come close during his weekly general audience because of COVID-19 prevention measures. ANSA/VATICAN MEDIA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

Papa Francesco nel corso dell’Angelus: “senza dialogo tra giovani e nonni la storia non va avanti”

Papa Francesco ha auspicato che la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani che si celebra oggi “mostri alla società il valore della presenza dei nonni e degli anziani, soprattutto in questa cultura dello scarto”, sottolineando che “senza il dialogo tra giovani e nonni, la storia non va avanti, la vita non va avanti”.

Il Papa: “i nonni hanno bisogno dei giovani, che hanno bisogno dei nonni”

Devono incontrarsi e interloquire. I nonni hanno la linfa della storia che sale a dà forza all’albero che cresce”, ha sottolineato il Pontefice nel corso dell’Angelus citando quindi un “passo di un poeta: ‘Tutto quello che l’albero ha di fiorito viene da quello che è sotterrato’”.

“Senza il dialogo tra giovani e nonni, la storia non va avanti, la vita non va avanti. E’ una sfida per la nostra cultura. I nonni hanno diritto a sognare, guardando i giovani, e i giovani hanno diritto al coraggio della profezia prendendo la linfa dai nonni”, ha rimarcato Papa Francesco.

Il Papa, “ogni giorno muoiono di fame circa 7 mila bambini, uno scandalo”

“Proviamo a condividere di più, il moltiplicarsi dei beni non risolve i problemi senza una giusta condivisione. Viene alla mente la tragedia della fame, che riguarda in particolare i più piccoli. È stato calcolato che ogni giorno nel mondo circa 7.000 bambini sotto i 5 anni muoiono per motivi legati alla malnutrizione. Di fronte a scandali come questi Gesù rivolge anche a noi un invito, un invito simile a quello che probabilmente ricevette il ragazzo del Vangelo, che non ha nome e nel quale possiamo vederci tutti noi: “Coraggio, dona il poco che hai, i tuoi talenti e i tuoi beni, mettili a disposizione di Gesù e dei fratelli. Non temere, nulla andrà perso, perché, se condividi, Dio moltiplica. Scaccia la falsa modestia di sentirti inadeguato, fidati. Credi nell`amore, nel potere del servizio, nella forza della gratuità”: così Papa Francesco nell’Angelus di oggi, commentando l’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, con cui Gesù sfama circa cinquemila persone venute ad ascoltarlo.

“Noi cerchiamo di accumulare e di aumentare quel che abbiamo; Gesù invece chiede di donare, di diminuire. Noi amiamo aggiungere, ci piacciono le addizioni; a Gesù piacciono le sottrazioni, il togliere qualcosa per darlo agli altri. Noi vogliamo moltiplicare per noi; Gesù apprezza quando dividiamo con gli altri, quando condividiamo – ha detto il Pontefice – è curioso che nei racconti della moltiplicazione dei pani presenti nei Vangeli non compare mai il verbo “moltiplicare”. Anzi, i verbi utilizzati sono di segno opposto: “spezzare, dare, distribuire”. Il vero miracolo, dice Gesù, non è la moltiplicazione che produce vanto e potere, ma la divisione, la condivisione, che accresce l`amore e permette a Dio di compiere prodigi”.