“Ho pochi amici ma veri”. Lo ha confidato Papa Francesco in una intervista a Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’. “Mi piace stare con amici – ha detto Francesco – io ho bisogno di loro, le amicizie mi danno forza, per questo vivo a Santa Marta. Ho pochi amici ma veri”. “Non condanno la tv ma non la guardo”, ha detto il Pontefice. Bergoglio ha confessato di guardare soltanto eventi importanti come ad esempio la presa di possesso dei presidenti, o l’attentato terroristico alle Torri gemelle.
La politica e il sogno da bambino
“C’è impotenza politica nel mondo”, ha denunciato il Papa. “I capi di Stato – ha detto Bergoglio- hanno tanti ideali ma poi ci sono condizionamenti politici e si deve negoziare tanto”. “Ci sono tanti bravi governanti – ha aggiunto – ma non sono liberi da ombre culturalmente oggi. Nel mondo c’è impotenza politica”.
Bergoglio ha toccato tanti temi: il Covid, i migranti, ed è tornato sulla piaga dei dorudi alle donne. “Quante impiegate – ha detto – devono pagare col corpo la stabilità lavorativa. E’ un esempio ma di tutti i giorni”. Il Papa ha poi confessato che da bambino sognava di fare il macellaio. “Dirò una cosa che vi scandalizzerà – ha detto Bergoglio – ma da bambino volevo fare il macellaio. Poi ho fatto scuole di chimica, la chimica mi ha sedotto tanto e poi a 19 anni sono entrato in seminario”.
Guerra e migranti
“La guerra, un controsenso della creazione”, ha sottolineato il Papa. “La guerra – ha denunciato – è un controsenso della creazione, è sempre distruzione”. Bergoglio ha poi affrontato anche il dramma dei migranti: “Quello che si fa con loro è criminale. Il Mediterraneo è il cimitero più grande d’Europa”. Quindi ha denunciato ancora una volta l’indifferenza: “Toccare, farsi carico degli altri, se non tocchiamo il dolore della gente non troveremo mai la via”.
La crisi ambientale
Nuovo appello per la difesa della ‘casa comune’. “Stiamo vedendo questa realtà un po’ dappertutto, pensiamo in Amazzonia, la deforestazione. Sappiamo cosa significa una politica di deforestazione: meno ossigeno, cambiamento climatico, morte della biodiversità, uccidere la Madre Terra. Significa non avere quel rapporto che hanno quei popoli aborigeni, originari, che loro chiamano ‘il buon vivere’, che non è la buona vita, ma vivere in armonia con la Terra”.
“Ho ascoltato una canzone bellissima di Roberto Carlos poco fa: ‘Papà, perché il fiume non canta più?’ ‘La verità, figlio mio, è che il fiume non c’è più. Lo abbiamo finito noi’. Questo è un dramma. Il capo degli scienziati italiani in un convegno che si è tenuto qui in Vaticano alcuni mesi ha detto: ‘La mia nipotina, nata alcuni giorni fa, se le cose non cambiano, dovrà vivere entro 30 anni in un mondo inabitabile’. (Dobbiamo) metterci questo in testa: prenderci a carico la Madre Terra”, ha osservato.
La preghiera
“Anche chi non prega mi mandi buone onde. Ringraziare la pazienza. Chiedere di pregare per me, ne ho bisogno, e se qualcuno di voi non prega perché non crede, non sa o non può almeno che mi mandi buoni pensieri, buone ondate. Ne ho bisogno della vicinanza della gente. Grazie. E questo per congedarmi, mi viene in mente una scena di un film del dopoguerra che mi ha fatto tanto bene… Per finalizzare il dialogo, credo che fosse Vittorio De sica che faceva l’indovino, leggeva le mani “grazie 100 lire”, io vi dico “100 preghiere”, “100 lire, 100 preghiere. Grazie”, ha concluso Bergoglio.
La preghiera del buon umore di San Tommaso Moro
«Dammi, Signore, una buona digestione, e anche qualcosa da digerire.
Dammi la salute del corpo, con il buon umore necessario per mantenerla.
Dammi, Signore, un’anima santa che sappia far tesoro di ciò che è buono e puro, e non si spaventi davanti al peccato, ma piuttosto trovi il modo di rimettere le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti, e non permettere che mi crucci eccessivamente per quella cosa tanto ingombrante che si chiama “io”.
Dammi, Signore, il senso dell’umorismo. Fammi la grazia di capire gli scherzi, perché abbia nella vita un po’ di gioia e possa comunicarla agli altri. Così sia».

