Il mondo intero piange per la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta alle 07.35 di lunedì 21 aprile, il giorno di Pasquetta. Con i giorni di preghiera, ricordi e celebrazioni in onore di Jorge Bergoglio già iniziati avviato chiaramente anche l’iter che preparerà la scelta del nuovo Papa, l’erede di Francesco.
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Come spesso accade in questi casi, si lascia tanto spazio anche alle profezie, con quelle di Nostradamus e Malachia tra le più celebri sul tema del Pontefice. Ma quali sono queste profezie dei due celebri veggenti? Andiamo a vederle nel dettaglio.
Morte Papa Francesco e prossimo Pontefice. La profezia di Nostradamus
Secondo quanto riportato dalla profezia di Nostradamus – Michel de Nostredame all’origine- nel 1955, il prossimo Pontefice sarà di Roma. “Per la morte di un Pontefice molto vecchio sarà eletto un romano di buona età. Di lui si dirà che indebolisce la sua sede ma a lungo siederà e in attività mordace”.
Secondo molti esperti, il profilo del Papa “molto vecchio” citato dalla profezia di Nostradamus non sarebbe altro che quello del Pontefice appena scomparso, Papa Francesco. Il suo successore invece, come riportato, sarebbe un profilo che conosce in maniera profonda Roma, città da cui sarebbe legato dalla nascita. Questo, chiaramente, allontanerebbe l’ipotesi di un Papa di colore, sempre osservata con grande attesa nel tempo.
Il “Pietro Romano” di San Malachia e l’ombra della fine dei tempi
Non solo Nostradamus però, perchè ad aver predetto qualcosa riguardo a Papa Francesco c’è anche Malachia, arcivescovo irlandese del XII secolo. Da lui, una previsione molto più macabra di quella riportata dal “collega” veggente.
Secondo San Malachia infatti, un testo farebbe riferimento alla fine dei tempi. Ma andiamo nel dettaglio del testo in questione che, composto da motti in latino, accosta un verso per ogni Papa in maniera simbolica. L’ultimo della lista è il numero 112, ovvero quello di riferimento per il prossimo Pontefice che, secondo la profezia, accompagnerà il popolo verso il giudizio universale. Papa Francesco – in questo conteggio che parte fin dai tempo di Celestino II, nel 1143 – è infatti al 111 motto.
A riguardo del 112esimo Papa, l’ultimo nella storia secondo Malachia, viene aggiunta questa profezia. “Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge tra molte tribolazioni. Quando queste saranno concluse, la città dei sette colli sarà distrutta e il Giudice tremendo giudicherà il suo popolo. Fine”. Per i tanti scaramantici dunque, non resta che augurarsi che il prossimo Papa non prenda il nome di “Pietro”, da sempre evitato da ogni eletto per rispetto nei confronti del primo Pontefice della storia.

