Nel corso di un report messo in evidenza dagli studi effettuati dalla Cgia di Mestre, in Europa ci sono alcuni luoghi che sono considerati dei veri e propri “paradisi fiscali”. Quelli presenti nel Vecchio Continente, fanno addirittura parte di una top-10 mondiale.
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Ma quali sono questi oasi del fisco presenti in Europa? Di seguito, una panoramica su questi Stati che, sostanzialmente, godono di una quasi assenza di tassazione rispetto a tanti altri luoghi in Europa e nel mondo.
Cosa si intende per paradiso fiscale
Come riferito da un recente studio del Cgia di Mestre, quattro Stati in Europa fanno parte della ristretta lista della top-10 mondiale dei cosiddetti “paradisi fiscali”. Ma cosa si intende con questo termine? Si tratta di luoghi sostanzialmente esonerati dalla tassazione, in cui si riversano numerosi cittadini stranieri e multinazionali per fattori chiaramente economici.
La definizione dell’Ocse
Nel dettaglio, possiamo utilizzare la definizione stilata dall’avviso di Ocse (Organizzazione per la cooperazione economica) risalente al lontano 1998 per parlare del “paradiso fiscale”. Questo, viene definito così in quanto i redditi di un’impresa attiva sul territorio sono sostanzialmente esenti dal pagamento di tasse, ma anche dall’obbligo di svolgere effettivamente l’attività sul territorio indicato.
Inoltre, secondo l’Organizzazione economica un paese che viene definito “paradiso fiscale” ha dei segni molto marcati come una “poca trasparenza del sistema legislativo e amministrativo” oltre che l’assenza di meccanismi per “lo scambio di informazioni fiscali con altri Stati”
Paradiso fiscale, gli Stati in Europa definiti tali
Detto ciò, quali sono i quattro “paradisi fiscali” presenti sul territorio dell’Europa. Secondo una recente analisi su contribuenti, imprese e tassazione vantaggiosa riscontrata, questi sono:
- Principato di Monaco
- Granducato di Lussemburgo
- Lichtenstein
- Channel Islands (Jersey e Guernsey), isole situate tra UK e Francia.