Partinico, parte il corso Pietro Rao. “Alla città occorre sicurezza” - QdS

Partinico, parte il corso Pietro Rao. “Alla città occorre sicurezza”

Vincenza Grimaudo

Partinico, parte il corso Pietro Rao. “Alla città occorre sicurezza”

martedì 15 Novembre 2022

Dopo oltre tre anni di commissariamento, il Comune torna ad avere un sindaco: “Ecco le emergenze da aggredire subito che possono essere risolte nei primi cento giorni del mio mandato”

PARTINICO (PA) – Era dal giugno del 2019 che Partinico non aveva un sindaco. E a distanza di quasi 3 anni e mezzo il Comune tornerà ad essere gestito dalla politica e non da commissari. Pietro Rao, 60 anni, farmacista veterinario e imprenditore, è stato eletto direttamente al primo turno, avendo ampiamente conquistato il 40 per cento più uno dei consensi necessari ad evitare il turno di ballottaggio. Sostenuto da cinque liste – Forza Italia, Dc nuova e tre civiche – si è nettamente imposto sugli altri due candidati sindaco. è stata grande festa sino all’alba al comitato elettorale di Rao dove si è già parlato di inizio dell’attività amministrativa.

Ho già in mente le emergenze da aggredire subito – ha detto Rao – che possono essere risolte nei primi 100 giorni di attività di governo. Serve anzitutto un’immediata pulizia delle caditoie per evitare che le piogge possano creare danni e allagamenti. Daremo anche un imprinting alla ditta che ha in appalto il servizio di pubblica illuminazione. Devono accendere immediatamente tutti i pali e ridare luce all’intera città, non è consentito che ancora oggi ci siano strade e addirittura interi quartieri senza luce. Chiederò poi un incontro al prefetto di Palermo per parlare di sicurezza pubblica. Questa città ha bisogno di sicurezza, non può essere ostaggio nelle ore serali di qualche delinquente. In tal senso verificheremo il corretto funzionamento dell’impianto di videosorveglianza e lo attiveremo laddove ancora risulta spento”.

Rao ha ottenuto a scrutinio completo 7.580 voti, pari al 49,66%, precedendo quindi Toti Longo, 47 anni, docente, che ha raggiunto il 33,33% per effetto dei suoi 5.088 suffragi; chiude poi l’avvocato Bartolomeo Parrino, 62 anni, che non è andato oltre i 2.597 voti pari al 17,01%. Per Rao l’elezione è arrivata dopo tre tentativi: già in passato si era candidato sindaco ma non riuscendo a raggiungere l’obiettivo, prima alla tornata del 2005 e poi a quella precedente del 2018.

Dalla sua una notevole esperienza in politica: è stato consigliere comunale, presidente del consiglio ed anche deputato alla Camera. Da sempre un autonomista convinto, ha militato storicamente all’interno dell’area del centrodestra. “è stata una campagna elettorale di veleni e polemiche – ha aggiunto Rao – e mi dispiace che ci sia stato questo clima. Ora però è tempo di lavorare e di non perdersi in inutili chiacchiere. La mia squadra sarà di altissimo livello, lo posso garantire. Sarà un Comune aperto alle idee imprenditoriali, che agevolerà al massimo gli investimenti dei privati che vogliono portare ricchezza al paese, eliminando lacci e lacciuoli della burocrazia. La realizzazione di un parco divertimenti per Partinico, promessa in campagna elettorale, garantisco che non sarà fumo negli occhi”.

Quel che emerge è però anche un altro aspetto, e cioè l’alto astensionismo, segno di una città che oramai sembra essere scollata dal palazzo di città e dalla politica. In questa tornata sono andati al voto in 15.730. Si tratta del 54,99% degli aventi diritto, in diminuzione rispetto alle scorse consultazioni del primo turno di giugno 2018.

Proprio nel 2018 al voto, a conclusione della giornata di apertura delle urne, andarono in 17.290, pari al 60,38%. Quello fu l’anno dell’assoluto crollo dei votanti, prima dell’attuale dato ancora più basso. Alle consultazioni di 5 anni prima, quelle del 2013, al voto andarono invece in 20.211, pari al 71,93%, ed ancora nel 2008 si fece meglio con un’affluenza che raggiunse il 73,60%.

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