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«Paspartù»: nel ragusano un centro di aggregazione contro la povertà educativa

«Paspartù»: nel ragusano un centro di aggregazione contro la povertà educativa

Due ludoteche, un punto caffè, una sala computer per i corsi di alfabetizzazione digitale e un’altra per il teatro e le conferenze. Questo e tanto altro sarà «Paspartù», lo spazio che ieri, giovedì 21 luglio,è stato inauguratonel centro storico di Acate con una grande festa alla presenza di tanti bambini, bambine e cittadini del territorio.

«Paspartù» si trova all’interno dell’ex Convento del Sacro Cuore, in via Duca D’Aosta 95. Gli spazi sono stati affidati dal Comune di Acate al CISS, l’associazione palermitana capofila del progetto Hub rurali educativi nella Fascia trasformata del territorio ragusano, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un progetto che coinvolge scuole, istituzioni e associazioni con l’obiettivo di creare una rete di hub educativi rivolti ai minori maggiormente a rischio di esclusione, in una zona dove i luoghi di incontro e socializzazione sono quasi completamente assenti.

L’inaugurazione è iniziata alle 17:30 con il tradizionale taglio del nastro eseguito dal sindaco  Giovanni Di Natale. A seguire un laboratorio creativo, organizzato dall’associazione rumena Imago Mundi, e uno spettacolo di circo e arti di strada (Tre per uno di Giuseppe Buggea): due momenti ricreativi rivolti ai bambini e alle bambine che per la prima volta hanno potuto animare le stanze di «Paspartù». Il pomeriggio è proseguito con la presentazione ufficiale dello spazio alla presenza dell’amministrazione comunale, dei rappresentanti istituzionali di alcuni comuni limitrofi così come dei referenti delle associazioni della zona che si occupano di minori.

Dopo un brindisi e un aperitivo, la serata si è conclusa con lo spettacolo teatrale Colapisci – Cuntu di Trinacria, di e con Marzia Ciulla, e con il concerto dell’artista Davide Di Rosolini.

Il progetto Hub rurali si articola nella cosiddetta «Fascia trasformata» della Sicilia orientale (che va da Santa Croce Camerina ad Acate, passando per Vittoria, Comiso e Scoglitti) dove si estendono chilometri su chilometri di serre all’interno delle quali i braccianti stranieri coltivano primizie e

ortaggi che vengono spediti in tutta Europa. Negli ultimi anni la crisi del comparto ortofrutticolo ha impresso ricadute profonde sul tessuto economico e sociale dell’area: tra le tante problematiche, ad oggi centinaia di minori, figli di lavoratori migranti, abitano tra le serre in una condizione di isolamento e di esclusione dai servizi socio-sanitari, educativi e culturali.

La povertà educativa è un problema anche per bambini, bambine e adolescenti locali, spesso privi di opportunità di apprendimento e socializzazione, anche a causa della mancanza di posti (che non siano pub o bar) dove incontrarsi e svolgere attività ricreative o sportive. «Paspartù» vuole colmare proprio quest’assenza diventando un punto di riferimento per i giovani e per i loro genitori, attraverso un fitto programma di corsi, laboratori, spettacoli, concerti ed eventi di ogni tipo.

«Lo spazio Paspartù – ha dichiarato Giovanni Di Natale, sindaco di Acate – è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale per venire incontro alle esigenze dei minori meno fortunati, con lo scopo di contribuire ad una vera inclusione sociale e contrastare la povertà educativa minorile. Il Comune ha messo a disposizione il piano terra dell’ex Istituto delle Suore del Sacro Cuore, tanto caro agli Acatesi, in disuso da diversi anni, reso finalmente e nuovamente fruibile per finalità sociali. Ritorna così a rivivere l’ex collegio di Maria, nato come orfanotrofio e ritornato al suo uso sociale».

Per Roberta Maddalena,  referente per il  CISS dei progetti sul territorio e responsabile dello spazio, «Paspartù sarà un luogo di aggregazione e di condivisione dove adulti e bambini potranno incontrarsi ed esprimere i loro bisogni e desideri. È da qui che a settembre partiranno i nostri programmi contro la dispersione scolastica e contro la violenza verso minori e donne; è da qui che partiranno le attività per l’inclusione e l’integrazione scolastica, per il supporto e l’accompagnamento formativo. Tanti eventi e progetti rivolti alle comunità che vivono tra Acate, Vittoria, Comiso e Santa Croce Camerina».

Il CISS, Cooperazione Internazionale Sud Sud, interviene sui temi dello sviluppo a favore delle fasce della popolazione più emarginate nel Sud Italia e nei Paesi del Sud del mondo. Sin dalla sua fondazione, nel 1986, il tema dell’infanzia e dell’adolescenza a rischio è tra le priorità di intervento del CISS, che ha realizzato progetti di educazione e formazione rivolti a giovani e minori in Italia e nelle regioni del Maghreb, Mashrek, Centro e Sud America, nei Balcani ed in Africa.

Il CISS è attivo nella Fascia Trasformata del ragusano dal 2009, anno in cui ha aderito al Forum per l’immigrazione, promosso dal Comune di Vittoria. Ed è proprio a Vittoria che da dal 2020 ha aperto una sede operativa dalla quale ha coordinato le ultime attività a contrasto della povertà educativa tra le quali «Io parlo italiano», un corso di lingua per le donne di origine straniera, e «Ludoteca a casa», una rassegna di laboratori ludici itineranti organizzati per le/i minori che abitano tra le serre. Il progetto «Hub rurali educativi nella Fascia trasformata del territorio ragusano» è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org