La norma è contenuta nella bozza del decreto legge che il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare oggi. Il certificato, per vaccinati e "tamponati", consentirà di spostarsi tra le Regioni
Secondo quanto scritto nella bozza del decreto legge con le nuove misure anti-Covid che il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare oggi, chi falsifica – sia esso pubblico ufficiale o privato cittadino – il certificato verde per gli spostamenti rischia addirittura il carcere.
Il pass, che consente di spostarsi tra le regioni, secondo la bozza, avrà una durata di sei mesi per i vaccinati (già dalla prima dose) e i guariti e di 48 ore per chi si sottoporrà a test antigenico o molecolare con esito negativo.
REATI E PENE PREVISTE
In particolare, il comma 2 dell’articolo 13 prevede che per tutti i reati di falso riguardanti il pass verde, si applichino le pene previste dagli articoli 476, 477, 479, 480, 481, 482, 489 del codice penale, che puniscono i cosiddetti delitti contro la fede pubblica, anche se relativi ai documenti informatici (di cui all’articolo 491 bis). E le pene sono aumentate di un terzo.
Il reato riguarda la falsità in sigilli o strumenti o segni di autenticazione, certificazione o riconoscimento
Falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale – o
da persone esercenti un servizio di pubblica necessità – in atti pubblici, in certificati o autorizzazioni amministrative.
Per il privato viene punita la falsità materiale e l’uso di atto falso.
COME SI OTTIENE
Per i vaccini il documento, in formato cartaceo o digitale, sarà rilasciato dalle strutture che li effettueranno e confluirà poi nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato con i dati anagrafici e il numero di dosi somministrate.
Per le persone guarite, il certificato sarà rilasciato dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente o, per i non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.
Chi si sottoporrà a test antigenico rapido o molecolare con esito negativo avrà una certificazione verde della durata di 48 ore che sarà rilasciato dalla struttura stessa che ha effettuato il tampone.
Parliamo di strutture sanitarie pubbliche, private e accreditate, farmacie, medici di medicina generale o pediatri.
Il pass resterà in vigore fino all’attivazione della piattaforma europea, nella quale saranno convogliati anche i certificati nazionali. a quel punto entrerà in vigore il cosiddetto DGC-Digital Green Certificate, interoperabile a livello europeo.
QUANTO DURA
Le certificazioni di guarigione rilasciate prima dell’entrata in vigore del decreto avranno una validità di sei mesi dalla data indicata sulla certificazione.
Chi ha completato il ciclo di vaccinazione prima dell’entrata in vigore del nuovo provvedimento e non ha ricevuto alcuna certificazione, può farne richiesta alla struttura sanitaria o alla Regione o la Provincia.
Il pass, però, cessa di avere validità qualora l’interessato risulti successivamente di nuovo positivo al Covid. E