PALERMO – Un altro passo in avanti verso il completamento del passante ferroviario. Rfi ha attivato la nuova fermata di Capaci, costata cinque milioni di euro e dotata di aree verdi e di un parcheggio con 171 posti auto.
Gli abitanti del comune palermitano potranno così usufruire di un collegamento diretto con l’area metropolitana del capoluogo e con l’aeroporto Falcone e Borsellino di Punta Raisi: da Capaci si potrà raggiungere la centralissima piazza Lolli, a due passi dal Politeama, in appena 23 minuti con il rapido e in poco più di mezz’ora con il regionale che fa tutte le fermate. Ma non solo: l’interramento della stazione porterà vantaggi anche alla viabilità.
Come spiegato da Rfi, infatti, “l’interramento della linea ferroviaria ha profondamente mutato l’assetto del territorio, con notevoli benefici per la mobilità stradale dell’intero comprensorio. La nuova fermata è prevista in sotterranea su richiesta del Comune di Capaci, il cui abitato era tagliato in due dal precedente tracciato ferroviario. L’interramento della linea (ubicata a circa ottocento metri dal mare, nda) ha permesso di ricucire il tessuto urbano della città grazie anche all’eliminazione di quattro passaggi a livello, tra i quali quello di via Kennedy, importante arteria di collegamento mare-monte, al di sotto della quale è ubicata la nuova fermata. Sulla copertura della galleria in cui corre la nuova linea ferroviaria a doppio binario, Rfi ha realizzato una nuova viabilità e le relative opere accessorie di urbanizzazione. La nuova strada, denominata via Primo Carnera, rappresenta un vero e proprio nuovo collegamento viario al servizio del Comune di Capaci, con uno sviluppo complessivo di circa 823 metri”.
All’inaugurazione della fermata, oltre ai tecnici di Rfi, erano presenti il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, il sindaco Pietro Puccio e l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Totò Cordaro. “Oggi è un obbligo – ha commentato Cancelleri – rilanciare la città di Palermo e tutta l’area metropolitana e proiettarla finalmente verso quella necessaria e opportuna mobilità sostenibile a cui i finanziamenti concessi sono destinati. Questo governo mira a garantire servizi ai cittadini e ad ottimizzare le infrastrutture del territorio. A piccoli passi consegneremo alla Sicilia una mobilità normale e adeguata”.
“Per molti questa infrastruttura – ha scritto su Facebook l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – era destinata a restare solo una bella idea sulla carta, ostaggio delle solite lungaggini. Non l’abbiamo consentito: abbiamo risolto un contenzioso e avviato con Rfi i lavori, vigilando sul cantiere passo dopo passo per abbreviare il disagio dei cittadini da anni senza stazione”.
Le buone notizie sul passante non finiscono qui. In vicolo Bernava, a Palermo, è terminata la bonifica bellica e sono arrivati i primi mezzi per completare lo scavo degli ultimi sessanta metri della galleria Lolli-Giustizia. I lavori dureranno due anni e due mesi per un costo di 18 milioni. Anche l’odissea del cantiere della bretella di collegamento tra viale Francia e via Nenni sembra finalmente giunta al termine. La nuova rotonda di viale Francia, realizzata nell’ambito degli interventi di riqualificazione previsti dal progetto del passante, era rimasta impantanata nella burocrazia “a causa di un problema autorizzativo legato alla realizzazione di un’ulteriore vasca per lo smaltimento delle acque e che ha visto coinvolti Amap, Comune, Regione, Rfi e Italferr” ha ricordato il deputato del M5s Adriano Varrica.
“I lavori – ha aggiunto – sono conclusi, è stato siglato il verbale di consegna delle aree e degli impianti al Comune a cui spetterà la decisione sul quando aprire la strada. Il prossimo passaggio sarà appaltare i lavori mancanti per il completamento dell’area ciclopedonale che collegherà la fermata Belgio-De Gasperi a San Lorenzo (della quale è stato realizzato il tratto di via Monti Iblei). Per questo chiederò un incontro a Rfi per sollecitare questo ulteriore passo in avanti in termini di vivibilità per questi quartieri”.