Dopo una serie di gravi incidenti stradali, tre dei quali provocati da automobilisti over 80 alla guida contromano, il governo sta studiando modifiche alle procedure di rinnovo della patente per i conducenti più anziani. Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato l’intenzione di “rivedere gli esami di rinnovo dopo certi limiti di età”, basandosi su dati concreti e non solo su impressioni.
Proposte in campo
I tecnici della motorizzazione stanno analizzando da quale età intervenire. Sul tema si muove anche l’opposizione: Anthony Barbagallo (Pd) presenterà una proposta di legge per introdurre l’obbligo di un esame teorico e pratico al rinnovo della patente al compimento degli 80 anni, misura già tentata come emendamento ma respinta dalla maggioranza.
Le regole attuali
Oggi, il rinnovo delle patenti di categoria AM, A, B e BE avviene ogni 10 anni fino ai 50 anni, ogni 5 anni fino ai 70, ogni 3 anni fino agli 80 e ogni 2 anni oltre questa età. Le patenti speciali richiedono visite in Commissione medica locale. Le patenti per camion (C) e autobus (D) hanno scadenze più ravvicinate e ulteriori restrizioni dopo i 60 e i 65 anni.
Le voci contrarie alla stretta
Associazioni dei consumatori e sindacati dei pensionati invitano alla prudenza. Assoutenti propone controlli medici periodici più rigorosi e basati su criteri funzionali aggiornati, evitando limiti legati esclusivamente all’età. Per Carmelo Barbagallo (Uilp), prima di intervenire occorre analizzare i dati e confrontarsi con le parti sociali, ricordando che “per molte persone anziane la patente significa autonomia”.

