
Economia e turismo: “Una città che risorge”
L’Acropoli priva di appeal economico? Non sembra proprio. Se opportunamente valorizzato, infatti, il noto sito di Paternò potrebbe diventare un motore per l’economia e il turismo culturale siciliano. Un vero strumento di rinascita.
Il riconoscimento dall’UNESCO è un obiettivo per il Comitato, ma non è tutto. “Credo che come dice Kavafis, nella poesia ‘Itaca’, quello che conta non è raggiungere la meta ma il viaggio che dobbiamo intraprendere per mettere piede sull’isola. Forse è proprio questa la chiave di lettura. L’UNESCO è un orizzonte possibile, una meta, un’isola da raggiungere ma sarà importante il percorso e i compagni di viaggio e l’apertura verso nuovo porti e nuove esperienze. Sarà questo il tema conduttore di questi prossimi anni. Durante questo viaggio impareremo ad amare Hybla e la sua storia, saremo capaci di narrare il suo paesaggio storico e culturale e sapremo accogliere i viaggiatori che vorranno conoscerla. Non è un compito di pochi ma la sfida di tutti”, spiega il rappresentante locale di Archeoclub d’Italia.
“L’obiettivo è costruire un curriculum culturale che sia la somma di tutte le esperienze di studiosi, associazioni e cittadini insieme alle istituzioni che ci vorranno credere e sostenere. Una sfida per il futuro, per seminare bellezza e ritrovare l’identità perduta. I vantaggi sono evidenti: oltre a recuperare il patrimonio, con un nuovo sito UNESCO possiamo riformulare il paradigma dello sviluppo del territorio a partire dalle risorse disponibili. Turismo, commercio, accoglienza, enogastronomia, mobilità, servizi. Una città che risorge come l’Araba Fenice”, conclude.

