Nella mattinata di sabato scorso, i Carabinieri della Stazione di San Piero Patti, in esecuzione dell’ordinanza per la carcerazione in regime di detenzione domiciliare emessa dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, diretta dal Dott. Angelo Vittorio Cavallo, hanno arrestato un 63enne del luogo, condannato ad anni 3 e giorni 8 di reclusione, quale cumulo di pena per i delitti di tentata estorsione in concorso e evasione.
Il provvedimento restrittivo scaturisce dalla sostituzione della pena detentiva in carcere con quella della detenzione domiciliare, per la stessa durata, vagliata e disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Messina.
Il tentativo di estorsione in concorso per cui l’uomo è stato condannato risale al febbraio 2019, allorquando il predetto, in concorso con un altro soggetto, previa minaccia, costrinse la persona offesa dal reato, in condizioni di inferiorità psichica, a prelevare del denaro dal proprio conto corrente per la successiva consegna in loro favore. Nella circostanza, l’intervento della polizia giudiziaria preventivamente informata, consentì di arrestare in flagranza di reato i citati due estorsori.
Durante la conseguente sottoposizione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, il 63enne si rese responsabile del delitto di evasione in ben 9 distinte circostanze, in un periodo di poco inferiore ad un mese, dal giugno al luglio 2020.
Nella mattinata di sabato, pertanto, i militari della Stazione Carabinieri di San Piero Patti, ricevuto l’ordine per la carcerazione e avuta la presenza dell’uomo, hanno provveduto a notificargli il provvedimento restrittivo, arrestandolo. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il proprio domicilio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.
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