Per il Catania un avvio difficile sotto il profilo dei risultati. Tabbiani ha la fiducia della società, ma già domenica sarà esame
Quattro punti in quattro gare, di cui tre chiuse a zero reti realizzate. Per il Catania di Luca Tabbiani l’inizio di campionato non è stato, dal punto di vista dei risultati, semplice. Difficoltà che erano in parte preventivabili – visto che l’organico è stato allestito con tempistiche non certo ordinarie e anche la preparazione estiva poteva forse essere condotta meglio -, ma che comunque non hanno evitato di generare delusione in buona parte dell’ambiente. Il Catania deve tornare subito a raccogliere tre punti, per poter lavorare con maggior serenità.
Pazienza o risultati?
Tempo. Questa la parola chiave che ha spesso utilizzato il vice presidente del Catania Vincenzo Grella in relazione al progetto tecnico legato a Luca Tabbiani. Il dirigente australiano era pienamente consapevole come servisse tempo alla squadra per conoscersi, adattarsi ai dettami tattici del tecnico genovese e creare quella famosa identità che duri nel tempo e vada al di là del puro risultato. Non crediamo però che i quattro punti in quattro gare possano soddisfare il numero due del club rossazzurro, che in estate si è preso un rischio scegliendo l’ex allenatore del Fiorenzuola, pur se fortemente convinto della propria scelta. Tabbiani ha la fiducia della società; se spesso si è parlato di tempo significa che questo tempo non può esaurirsi alle prime difficoltà. La classifica del Catania non rispecchia certamente quanto espresso in campo e questo è un punto a favore dell’allenatore. Ma, nel calcio, la cosa che conta di più sono i risultati.
La piazza preme
Catania vuole tornare a vincere e, per farlo, ha risposto ancora una volta in maniera straordinaria: 13.950 abbonati, 17.541 spettatori di media nelle prime tre gare di campionato. Numeri che “autorizzano” la tifoseria a pretendere un campionato di vertice. Peraltro, la stessa rosa del Catania è formata da elementi di alto profilo: ben nove gli elementi che nella passata stagione hanno giocato nel campionato di Serie B, più altri otto che hanno già conosciuto la realtà del torneo cadetto. Tabbiani non è stato probabilmente messo nelle condizioni ideali per gestire al meglio il gruppo: basti pensare che tre elementi (Bouah, Deli, Zanellato) sono arrivati dopo la fine del mercato e un altro (Silvestri) proprio l’ultimo giorno.
Pazienza o risultati, dunque? La scelta sarà della società, che si augura comunque che i due aspetti vadano di pari passo. La gara di domenica in trasferta sul campo della Casertana acquista così una valenza fondamentale. Anche perché, dopo il match del “Pinto”, gli etnei dovranno disputare sei gare in un mese (sette se sarà ufficializzato il recupero della gara con il Brindisi). Sarà meglio arrivarci con fiducia ed entusiasmo.