L’autista dello scuolabus comunale è stato aggredito dal genitore di un’alunna subendo svariati traumi. In esclusiva per QdS Maurizio Torrisi ha spiegato cosa è accaduto
Autisti di autobus sempre più presi di mira. Ha dell’incredibile, la storia che ci giunge da Pedara noto comune alle pendici dell’Etna dove l’autista dello scuolabus comunale è stato violentemente aggredito dal genitore di un’alunna subendo svariati traumi. I medici del Policlinico di Catania, infatti, hanno comunicato una prognosi di trenta giorni.
Le dichiarazioni dell’autista aggredito
In esclusiva per il Quotidiano di Sicilia, la vittima dell’aggressione, Maurizio Torrisi ha commentato l’episodio.
“Un papà mi ha aggredito, facendomi seriamente del male con una prognosi di trenta giorni.” La motivazione che ha fatto scattare l’ira dell’uomo è stata il non aver aspettato, da parte dell’autista, che la propria figlia rientrasse a scuola (in quanto era in gita con altri compagni) che, invece, al consueto orario è andato via.
Quindi, la bambina una volta rientrata a scuola è rimasta sul posto con la maestra e gli altri compagni che erano in gita con lei.
“Io ho degli orari da rispettare” – prosegue l’autista – “ma nonostante ciò avevo comunicato il tutto alle famiglie, e la bambina una volta tornata a scuola non è rimasta da sola. Vi erano, infatti, gli altri compagni che provenivano dalla gita e la maestra”.
Cosa è successo a Pedara
L’aggressione è avvenuta sotto casa della bambina – prosegue nel racconto Torrisi – dove mi ero recato per accompagnare le sorelle maggiori. Il padre era lì ad aspettarmi davanti la porta. Dopo i primi insulti verbali rivolti sia a me che all’amministrazione comunale, si è diretto verso il mio sportello, tirandomi giù dal mezzo e sferrandomi diversi pugni al volto.
Fortunatamente, – racconta ancora l’autista dello scuolabus – vi era con me l’assistente allo scuolabus, la quale ha provveduto immediatamente a tirare su il freno a mano evitando un bilancio ben più grave. Non contento, una volta ripreso posto sullo scuolabus, il papà di questa bambina ha continuato a minacciarmi.
Un gesto assolutamente da condannare verificatosi davanti i quattro figli dell’aggressore ed agli altri bambini che erano sullo scuolabus.
E’ stata la prima volta – conclude Torrisi-, in venticinque anni di servizio che mi è capitata una cosa del genere. Personalmente, mi ritengo una persona abbastanza corretta ed educata contro ogni forma di violenza.”
I messaggi del sindaco e della comunità di Pedara
Messaggi di vicinanza sono arrivati dall’intera comunità di Pedara e dal sindaco Alfio Cristaudo che attraverso un post sulla propria pagina facebook ha condannato l’accaduto.
“A nome mio e di tutta l’Amministrazione comunale esprimo pubblicamente -così come ho fatto subito di presenza-, massima solidarietà a Maurizio Torrisi, dipendente affidabile e disponibile.
Ricordo a tutti che è necessario saper mantenere sempre un comportamento corretto, rispettoso degli altri e disponibile verso dialoghi costruttivi, soprattutto in presenza dei bambini” – Dichiara nella nota il primo cittadino.
Antonio Licitra