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Pegno rotativo, finanziamenti più agevoli per le imprese agricole

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Pegno rotativo, finanziamenti più agevoli per le imprese agricole

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lunedì 04 Gennaio 2021

Lo strumento permette di ottenere da un istituto di credito le risorse finanziarie di cui necessitano ad un tasso inferiore, mettendo a pegno la propria produzione ma mantenendo il bene nelle proprie disponibilità

Con
il 2021 entra pienamente in attività un nuovo prodotto di finanziamento a
disposizione delle imprese agricole. Si sono concluse, infatti, le
operazioni sul SIAN, il portale informatico del Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali, per permettere alle imprese di attivare il
cosiddetto “pegno rotativo”
ma
anche agli istituti bancari di visionare direttamente le produzioni
certificate di qualità delle singole aziende loro clienti.

Lo
strumento, introdotto per norma da un emendamento al Cura Italia
promosso dal deputato Alberto Manca (M5S), permette alle imprese agricole di
ottenere da un istituto di credito le risorse finanziarie di cui necessitano ad
un tasso inferiore, mettendo a pegno la propria produzione ma mantenendo il
bene nelle proprie disponibilità per le successive fasi di maturazione e
affinamento
. Una volta posto in vendita, il bene vincolato verrà sostituito
con un altro bene della stessa qualità che inizierà il processo a sua volta.
Quindi, il pegno “ruota”, cioè si sposta di volta in volta sul nuovo
bene prodotto quando quello precedentemente dato a garanzia viene venduto.

Una
operazione interamente gestita in remoto dalle imprese e dagli istituti
finanziari i quali possono controllare direttamente attraverso un proprio
account le produzioni certificati presenti sul portale informatico del Mipaaf

dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate. Questa
misura, che abbiamo fortemente voluto, interesserà tutti i prodotti di qualità
certificati, inclusi il vino, l’olio e le bevande spiritose come liquori,
acquaviti, distillati. L’istituto finanziario
spiega L’Abbate avrà
il vantaggio di fornire il credito con la garanzia reale rappresentata dal bene
che, nel corso del tempo, acquisirà valore; il prestito, quindi, sarà gestito
dall’impresa che potrà dedicarsi, con tutte le sue energie, alla valorizzazione
della sua produzione, avendo la custodia del bene prodotto”
.

Non
mancano gli istituti bancari che hanno già siglato i primi accordi con le
imprese agricole, con una stima iniziale di oltre cento milioni di euro
.
Molto attivo soprattutto il comparto vitivinicolo dove l’affinamento è
direttamente collegato ad un aumento del valore del bene. Lo strumento
finanziario permetterà di garantire maggiore liquidità agli imprenditori
agroalimentari ma anche maggiore tranquillità dal punto di vista finanziario
per consentire loro di impegnarsi nel lungo
periodo di affinamento dei prodotti che remunerano gli investimenti solo
dopo la loro definitiva maturazione.

Questo prodotto non ha richiesto ulteriori risorse
ma solo un “tavolo di lavoro” e il mettere a sistema le potenzialità già esistenti.
Infatti, si utilizzano le registrazioni delle produzioni che le
imprese effettuano sul SIAN, gestito dal Mipaaf e perciò avente caratteristiche
di Registro Pubblico
. Le annotazioni sono utilizzate dalle banche per
farne un finanziamento garantito, in grado di diminuire l’assorbimento
patrimoniale dovuto alla concessione del credito e quindi il tasso applicato.

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