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Pensare in grande per avere successo

Pensare in grande per avere successo
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Il vantaggio dei visionari è quello di essere ottimisti, sapendo che “solo fallendo si ottengono i risultati”. Provare, provare e provare ancora, senza stancarsi mai, sudando e affaticandosi, dormendo poco, rinunziando in parte ai divertimenti e agli svaghi. Insomma, profondendo tutte le energie sul progetto di vita che ogni essere umano dovrebbe avere a cominciare, forse, dall’inizio della maturità o sicuramente a maturità conseguita.

Il progetto di vita, ovviamente, riguarda sia l’aspetto personale che quello professionale. Non c’è dubbio che all’inizio della propria attività bisogna sacrificare una parte del proprio tempo a favore del progetto perseguito, perché vi è una fase non breve in cui bisogna imparare innanzitutto il metodo (cioè l’insieme delle regole) e poi il merito dell’attività che si vuole svolgere.

Guai a quella giovane o a quel giovane che si illudesse di potere imparare con un colpo di bacchetta magica o che pensasse che la vita è tutta rosa e fiori, mentre è densa di impegni e di sacrifici, tutti votati al progetto individuale che ognuno deve avere senza alcuna imposizione.

Molti giovani si illudono che con la tecnologia riusciranno a risolvere le questioni, mentre acquisiranno, via via che fanno esperienza, la consapevolezza che la realtà è più forte dell’illusione.
La tecnologia è sicuramente uno strumento molto utile per crescere e per approdare a nuovi traguardi, ma bisogna dubitare che essa sia una sorta di chiave magica del tipo “apriti sesamo” perché chi pensasse questo avrebbe amarissime smentite dalla vita.

Ora, in questo mondo nel quale vi sono tante prepotenze e immense diseguaglianze fra popolazioni dei diversi continenti e all’interno degli stessi, le persone sagge, colte e capaci di prospettare un futuro equo sono in stretta minoranza. In maggioranza vi sono quelle avide, che cercano il proprio tornaconto e puntano a soddisfare soltanto il proprio egoismo.
Bisogna che ciascuno abbia gli occhi aperti per capire lo scenario che descriviamo. Agli adulti e agli anziani compete l’onere di aprire gli occhi ai giovani.

In fondo, a pensarci bene, è una minoranza di persone che fa funzionare il mondo. La maggioranza è al traino, quasi in modo parassitario, per cui occorrerebbe che i governanti dei paesi più ricchi (non sempre democratici) progettassero attività idonee a far crescere quella parte di popolazione più arretrata e bisognosa di progredire per diventare autonoma. Invece, come accade nel continente africano, persone rapaci sfruttano le ricchezze naturali e le risorse umane che vi sono su quel territorio per arricchirsi.

È vero che nel mondo le parti politiche si distinguono in Conservatori e Rinnovatori, ma al di là delle etichette nessuna delle due categorie fa quello che dovrebbe fare. Infatti bisognerebbe, da un canto conservare il buono che c’è e, dall’altro, rinnovare quello che non va, mantenendo quanto c’è di buono.
Ambedue le parti dovrebbero comprendere la necessità di muoversi nella doppia direzione prima indicata. Basta quindi Destra o Sinistra, ma Conservatori e Rinnovatori.

La domanda che sorge è: chi non ha studiato, chi non è in possesso dei saperi, chi non ha conoscenze, è in condizione di pensare? A nostro parere la storia dimostra che nella maggior parte dei casi bisogna conoscere per realizzare grandi progetti, ma vi è un’altra parte dei casi in cui anche gli ignoranti (nel senso che ignorano) sono stati capaci di vedere cose che altri non vedevano e realizzare progetti visionari e grandi basandosi sul sesto senso (o intuito o volere dello spirito), come più volte abbiamo scritto.

Certo, occorrono le condizioni per potere realizzare i grandi sogni di coloro che riescono a vedere al di là dell’orizzonte. Nascere in una famiglia povera o ricca di cultura e di denaro fa la differenza, la quale segnerà tutta la vita. è quindi anche una questione di probabilità e di fortuna, che spingono le vele di ognuno di noi in una direzione piuttosto che in un’altra.