Istituzioni

Pensiero Popolare Italiano, dopo i morti di Casteldaccia un incontro su “lavoro, sicurezza e tecnologia”

“I tristi accadimenti nel mondo del lavoro di queste ore a Palermo, in Sicilia, ripropongono con forza il tema della sicurezza sul lavoro, e più in generale il rapporto tra sviluppo tecnologico, occupazione, processi produttivi ed economie aziendali”. Pensiero Popolare Italiano esprime il suo profondo dolore per la morte, avvenuta a Casteldaccia, di cinque operai di una ditta addetta alla manutenzione della rete fognaria, in esecuzione di un appalto, conferito alla stessa dall’azienda municipalizzata.

“In ricordo di questi cinque operai deceduti sul lavoro, Pensiero Popolare Italiano osserverà – all’inizio della sua presentazione pubblica – sabato 11 maggio a Palermo – un minuto di silenzio e di raccoglimento in loro memoria”, si legge nella nota del partito.

Pensiero Popolare Italiano in lutto per i morti di Casteldaccia

“Al fine di affrontare questi temi – evitando ogni strumentalizzazione che il periodo di campagna elettorale potrebbe originare – abbiamo invitato, nella speranza che partecipino e accettino di sviluppare un dialogo costruttivo e scevro da qualsiasi strumentalizzazione, i principali protagonisti del mondo del lavoro, della tecnologia, della finanza, delle organizzazioni di categoria e datoriali, degli incubatori tecnologici e distretti produttivi dell’isola etnea”.

L’incontro

Come recita l’articolo 1(uno) della nostra Carta Costituzionale: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro…”, ciò significa che anche i lavoratori devono essere posti nella condizione di contribuire all’organizzazione della vita sociale, economica, culturale e politica dell’Italia.

Proprio per queste ragioni, Pensiero Popolare Italiano intende affrontare, sabato 11 maggio alle ore 10:30 all’Hotel Astoria Palace di via Mentepellegrino a Palermo, i temi del lavoro, della sicurezza, della produttività e dell’innovazione, con i protagonisti del settore, “ricordando anzitutto coloro che per il lavoro hanno perduto la propria vita“.

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