Proposta per aumentare le pensioni minime a 1000, ma non in tutta Italia. Infatti solamente chi abita in provincia di Bolzano potrà usufruire della misura se passerà.
Quant’è la pensione minima
La pensione minima in Italia è pari a 598,61 euro, che con l’aumento del 2,2% previsto dall’ultima manovra sale a 611,77 euro. Senza dimenticare poi che per coloro che hanno l’assegno calcolato interamente con il sistema contributivo – ossia chi non ha contributi versati prima dell’1 gennaio 1996 – non spetta l’integrazione al trattamento minimo. Quindi se la pensione è più bassa di 598,61 euro non si ha diritto ad alcuna integrazione: l’unica maggiorazione è quella straordinaria del 2,2%.
L’integrazione
Spetterà invece un’integrazione, e anche molto ricca, ai pensionati della Provincia di Bolzano che prendono una pensione molto bassa. Per loro, infatti, la soglia minima viene fissata a 1.000 euro a decorrere da quest’anno, per quanto comunque va detto che questa novità non è ancora operativa (manca qualche passaggio burocratico).
Prima la Giunta comunale, e adesso il Consiglio provinciale dando il via libera alla proposta, hanno voluto porre rimedio fissando una soglia minima di 1.000 euro. Ciò significa che per chi ha un’entrata inferiore a questo importo spetterà un’integrazione pari all’importo necessario per raggiungere i 1.000 euro previsti.
Stando alle stime, questa misura costerà 150 milioni di euro. L’obiettivo è quello di erogare l’integrazione per i prossimi tre anni (fino al 2027 quindi), per una media di circa 2.400 euro netti l’anno per una platea di 17.000 persone.
A chi è rivolta la misura
Come anticipato, l’integrazione non spetterà solamente a coloro che percepiscono un trattamento previdenziale inferiore a 1.000 euro. Nella platea dei potenziali beneficiari, infatti, rientrano anche i percettori degli assegni per invalidità civile come pure dell’Assegno sociale (che ricordiamo nel 2025 ha un importo pari a 538,68 euro).
Ci sono però altri requisiti da soddisfare: intanto quello anagrafico, con l’età minima per beneficiare dell’integrazione pari a 65 anni. Si tiene conto anche della situazione reddituale del nucleo di cui fa parte il pensionato, con la soglia massima fissata a 20.000 euro. È inoltre richiesta la dimora stabile e ininterrotta da almeno 12 mesi nella Provincia di Bolzano al momento di presentazione della domanda.
Come riceverlo
Non va fatta alcuna domanda per beneficiare dell’integrazione. L’unico passaggio obbligato è quello riguardante il rilascio della Dsu ai fini Isee, con l’attestazione che come visto sopra non dovrà superare i 20.000 euro.
Dopodiché sarà l’Inps, una volta ricevuti i fondi dalla Provincia, a erogare in automatico, quindi direttamente sul cedolino di pensione, l’integrazione agli aventi diritto.

