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Pensioni, in arrivo l’aumento di settembre: a chi spetta e come verificare

Pensioni, in arrivo l’aumento di settembre: a chi spetta e come verificare
In pensione quasi a 70 anni: il report Istat

Si tratta di un appuntamento atteso da tanti pensionati visto che verranno indicati coloro che riceveranno l’aumento della pensione grazie al rimborso Irpef

Aumento in arrivo a settembre per le pensioni e i nomi di chi riceverà l’agevolazione. Manca pochissimo alla pubblicazione del cedolino di pensione che nei prossimi giorni sarà disponibile online su MyInps. Si tratta di un appuntamento atteso da tanti pensionati visto che verranno indicati coloro che riceveranno l’aumento della pensione grazie al rimborso Irpef.

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Il cedolino

Il conguaglio derivante dalla dichiarazione dei redditi con il modello 730/2025, come ogni anno, può tradursi in un credito o debito Irpef. In caso di credito l’Inps prevede il rimborso di quanto versato all’interno della rata di pensione. In caso di debito, si applicherà una trattenuta, in un’unica soluzione o a rate.

A settembre verrà pubblicato il cedolino che sarà il documento chiave per capire chi potrà beneficiare dell’aumento della pensione. L’informazione riguarda solo chi indicato l’Inps come sostituto d’imposta nella dichiarazione dei redditi personale. La pensione di settembre verrà messa in pagamento dal prossimo lunedì 1° settembre 2025.

Ecco chi riceve il rimborso Irpef

Chi riceverà il rimborso a settembre? Quei pensionati che hanno presentato la domanda entro il 20 giugno, potranno procedere con il rimborso con la pensione di agosto. Dopodiché, coloro che hanno inviato la dichiarazione dei redditi dopo il 20 giugno, c’è un termine da rispettare che è quello del 15 luglio con il prospetto inviato entro il 23 luglio.

I rimborsi, così, potranno arrivare a cavallo fra ottobre e novembre, o anche a dicembre per coloro che anziché usare il modello 730/2025 ha preferito il modello Redditi Pf. Però, in questo caso, il pagamento non avviene sulla pensione poiché non spetta all’Agenzia delle Entrate.

Le trattenute

Non spetta a tutti i contribuenti il rimborso. Chi è già titolare di altri redditi oltre la pensione, il rischio è che nella dichiarazione dei redditi risulti un debito, ovvero quella dell’Irpef da versare in aggiunta a quella già trattenuta a quella del 2024.

Le tempistiche, in questo caso, sono le stesse di quelle adottate per i rimborsi, ma con la differenza che si potrà raiteizzare. Quindi, si ritroveranno una trattenuta sulla pensione di settembre coloro che:

  • hanno già subito il conguaglio nel mese di agosto ma avendo scelto di restituire il debito a rate dovranno pagare fino a novembre;
  • hanno inviato la dichiarazione dei redditi tra il 21 giugno e il 15 luglio, per i quali la trattenuta può essere pari all’intero importo del debito oppure a un terzo nel caso in cui nel modello 730/2025 sia stata data indicazione di volerlo pagare a rate (settembre, ottobre e novembre).