Pensioni, l'INPS conferma: niente soldi a gennaio 2025

Pensioni, l’INPS conferma: niente soldi a gennaio per alcuni richiedenti. Chi rischia e perchè

Pensioni, l’INPS conferma: niente soldi a gennaio per alcuni richiedenti. Chi rischia e perchè

Redazione  |
giovedì 02 Gennaio 2025

In alcuni casi, l'importo stabilito potrebbe addirittura essere azzerato per il primo mese dell'anno. Ecco chi verrà escluso da questo "taglio"

Era nell’aria da tempo, adesso è ufficiale: l’INPS ha confermato che, per il mese di gennaio (pagamenti al via a partire da venerdì 3) la pensione percepita potrebbe avere un importo molto più basso di quello stabilito. In alcuni casi, questo potrebbe addirittura essere azzerato. Il motivo di tutto questo, è dovuto al famoso conguaglio fiscale di fine anno.

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Pensioni, il conguaglio fiscale azzera le mensilità a gennaio 2025

Il motivo di tutto questo, è dovuto al conguaglio fiscale di fine anno, una sorta di ricalcolo. In sintesi, con questa operazione, l’istituto di credito – in qualità di sostituto di imposta – effettua un ricalcolo delle ritenute erarie riferite all’anno del 2024. Un meccanismo certamente complicato da comprendere, ma a chi potrebbe spettare questo azzeramento della pensione per il mese di gennaio 2025? Di seguito una breve guida su questa problematica che, nelle ultime ore, è stata confermata da INPS.

Pensioni, rischio zero euro a gennaio 2025. Ecco chi non rischia

A causa del temuto conguaglio fiscale, alcuni pensionati potrebbero ricevere addirittura zero euro nei pagamenti del mese in corso (a partire dal 3 gennaio). Ma per quale motivo? E cosa è il conguaglio fiscale? Con tutto ciò, in estrema sintesi, si intende un ricalcolo a consuntivo finale delle ritenute del 2024. In questo modo, l’INPS rivede ed eventualmente corregge determinati importi/situazioni considerati sbagliati, rivedendo i conti e pagando il “debito” dovuto nel mese corrente.

Ma a chi spetta tutto ciò? Fortunatamente, questo azzeramento probabile della pensione di gennaio 2025 non toccherà in alcun modo i pensionati a basso reddito. Per loro, infatti, ci sarà la possibilità di rateizzare questo “debito” dovuto dal ricalcolo annuale del cosiddetto conguaglio fiscale. Con questa misura, l’importo sarà pagato in diverse fasi (11 rate) fino al mese di novembre 2025, evitando così di prosciugare i conti e l’entrata mensile dei pensionati più in difficoltà. Nel dettaglio, questo conguaglio fiscale con automatico ridimensionamento della pensione percepita nel mese corrente non riguarderà chi:

  • ha una pensione annua non superiore a 18.000 euro lordi, quindi 1.384,61 euro lordi al mese;
  • con il conguaglio ha determinato un debito di importo superiore a 120 euro.
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