Dopo mesi di attese per l’aumento delle pensioni sembrerebbe che qualcosa stia cambiando. La buona notizia è che nel mese di luglio è previsto un aumento, con un pagamento della somma aggiuntiva conosciuta come quattordicesima, che spetta ai pensionati che hanno compiuto 64 anni e hanno un reddito non superiore a due volte l’importo del trattamento minimo.
Si tratta di un aumento che nel migliore dei casi può arrivare a 655 euro netti (a differenza della quattordicesima in busta paga quella per i pensionati non è tassata).
La quattordicesima, chiamata anche somma aggiuntiva alla pensione, è corrisposta dall’Inps a luglio o a dicembre di ogni anno. Spetta già a luglio per coloro che entro il mese stesso ne maturano i requisiti, mentre viene rimandata a fine anno per chi li raggiunge tra agosto e dicembre.
Nel dettaglio, condizione essenziale per avere diritto alla quattordicesima è aver compiuto i 64 anni di età. A differenza della tredicesima, poi, non spetta sui trattamenti assistenziali come la pensione di invalidità civile o l’Assegno sociale. Ne hanno diritto, infatti, esclusivamente i “titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria”.
Il calcolo dell’importo dipende da una serie di fattori:
Il tipo di importo a seconda delle categorie è suddiviso nella seguente modalità:
L’incentivo della quattordicesima non è valido per coloro che maturano i requisiti nel corso dell’anno. Per esempio sono esclusi da tali importi coloro che hanno compiuto 64 anni solamente nel 2024 o coloro a cui la pensione viene liquidata nel corso del’anno.
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