Caltanissetta

Gela, tentativo last minute per non perdere 33 milioni

GELA (CL) – La Commissione Bilancio all’Ars ha approvato nei giorni scorsi una risoluzione che vincola il Governo regionale a prendere in considerazione i progetti esecutivi, per un valore di 33 milioni di euro, da destinare alla riqualificazione e riconversione del territorio di Gela.

Il finanziamento, connesso al Patto per il Sud, è destinato alle aree industriali a titolo di ristoro e per il rilancio di territori con presenza di industrie. Soddisfazione è stata espressa da parte del deputato di Forza Italia all’Ars, componente della Commissione Bilancio, Michele Mancuso, il quale sin da subito si è speso affinché tali risorse non andassero perdute.

“Gela – ha commentato – non può permettersi questo lusso. Grazie a tale risoluzione il Governo regionale si impegna a finanziare i progetti che saranno presentati. C’è massima disponibilità da parte del presidente Nello Musumeci, che ringrazio, perché con celerità si provvederà ai finanziamenti. Altresì ringrazio in modo particolare il presidente della Commissione Bilancio, Riccardo Savona, che ha colto sin dall’inizio la necessità di dare una risposta concreta ai territori di crisi complessa”.

“Continueremo a lavorare sul territorio – ha concluso Mancuso – affinché altri obiettivi potranno essere raggiunti per lo sviluppo della nostra città”.

La Regione si dovrebbe far carico di supportare il Comune di Gela attraverso la disponibilità di propri tecnici dell’Ufficio Progettazione, al fine di snellire le procedure realizzative. Secondo quanto previsto dalla risoluzione, il rifinanziamento scatterà alla prima riprogrammazione utile del Patto per il Sud.

“Siamo soddisfatti – hanno commentato i deputati regionali del M5s Ketty Damante, Luigi Sunseri e Nuccio di Paola – di questo voto, ma non possiamo non sottolineare l’inconsistenza di questo Governo, che a novembre ha scippato 48 milioni a Gela e Termini Imerese senza prendere impegni chiari per la risoluzione delle dolorose vicende di queste due aree di crisi, che per legge hanno diritto a un impegno politico e finanziario. Solo la nostra pressione e quella delle altre forze politiche può farlo tornare sui propri passi e questo atto vuole spingerlo in questa direzione. Una cosa è certa: noi continueremo a pressare fin quando il rifinanziamento non sarà cosa fatta”.