La Regione ha annunciato nei giorni scorsi l’atteso progetto di ristrutturazione del nosocomio. Due nuovi plessi, nuovi parcheggi e potenziamento dei vari servizi della struttura
TAORMINA (ME) – Che il San Vincenzo non fosse affatto un “ospedale di periferia” era già stato confermato tre anni fa in occasione del vertice G7 tenutosi nella Perla dello Ionio, con le delegazioni dei vari Paesi che espressero la piena soddisfazione per l’efficienza del presidio, al punto da conquistarsi anche l’encomio ufficiale della Casa Bianca e dei Governi francese e giapponese.
Eccellenza raggiunta e mantenuta con sacrificio, nonostante negli anni anche il presidio di contrada Sirina sia finito nei vari tentativi dei Governi regionali di riformare la sanità partendo dalle sforbiciate di bilancio. Tutto questo quasi dimenticando che il San Vincenzo è un ospedale strategico nel versante orientale dell’Isola, tra Messina e Catania, in quanto unico presidio multidisciplinare al di fuori dei Comuni capoluogo – chiamato difatti Spoke o Dea di primo livello – che va a servire una popolazione di circa centomila abitanti, includendo l’enclave della Valle dell’Alcantara.
Adesso finalmente la Regione siciliana ha deciso di investire invece di tagliare, annunciando il tanto atteso progetto di ristrutturazione del San Vincenzo di Taormina, preventivando una spesa complessiva di ben 26 milioni e mezzo di euro. In convenzione con l’Asp di Messina, diretta da Paolo La Paglia, l’Ufficio speciale della Presidenza della Regione ha, infatti, firmato in questi giorni l’accordo di massima sulla fattibilità tecnica ed economica, per realizzare due nuovi plessi che sostituiranno quello attualmente esistente in contrada Sirina. Un ospedale più grande, quindi, che si svilupperà in due edifici, uno lato monte e uno lato valle, inclusi nuovi parcheggi, servizi vari e la tanto agognata elisuperficie. Il Governo regionale ha sbloccato un iter che era fermo dal 2012, ponendosi nuovi obiettivi e tempi definiti per far compiere al nosocomio taorminese un ulteriore salto di qualità. “Un progetto – ha commentato con soddisfazione il presidente Nello Musumeci – che porterà all’ospedale di Taormina tutte quelle caratteristiche che fin ora sono mancate a una struttura di così alto livello.
Il vertice della Regione ha anche evidenziato l’attenzione che verrà riservata all’accessibilità del sito e alla viabilità interna, con un nuovo parcheggio da 314 posti per auto e motocicli, che nascerà nell’edificio lato valle. “In questo modo – ha aggiunto Musumeci – potemmo garantire un servizio adeguato ai cittadini risolvendo la cronica carenza di posti auto e, soprattutto, colmando il vuoto della mancanza di un’elipista per le emergenze, che finalmente troverà la sua collocazione”.
L’eliporto sarà realizzato nel plesso lato monte, che si svilupperà su sette piani come il primo, e comprenderà anche un centro direzionale, una foresteria per ospitare i familiari dei degenti, una cucina con self-service e un auditorium. Insomma, se tutto andrà bene la Perla dello Ionio avrà un ospedale di altissimo livello.
Si conferma l’attenzione di Palazzo d’Orleans sulla sanità taorminese, dopo che da circa un mese è stata rinnovata di un anno la convenzione con l’Istituto Bambino Gesù di Roma, per mantenere al San Vincenzo l’eccellenza della Cardiochirurgia pediatrica. Un matrimonio che dura dal 2010 e che ha dato vita al Centro di cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo, oggi un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno e anche per i vicini Paesi del Mediterraneo, grazie agli altissimi standard di prestazioni sanitarie raggiunti che lo hanno affermato, nel 2016, quale primo Dipartimento sanitario dell’Europa meridionale per gli interventi pediatrici di cardiologia, anestesia, rianimazione e cardiochirurgia. Il reparto taorminese dovrebbe restare operativo anche in caso di apertura della Cardiochirurgia pediatrica a Palermo, per formare un polo utile a tutta la Sicilia orientale e alle altre regioni.
Twitter: @MassimoMobilia