ROMA – Si scaldano già le ugole sul palco dell’Ariston, che al netto di qualche imprevisto dell’ultimo minuto – vedi il recente abbandono del rapper Emis Killa a causa di guai con la giustizia – ospiterà dall’11 al 15 febbraio la 75^ edizione del Festival di Sanremo, la prima del post Amadeus affidata a Carlo Conti.
Ma non è di canzoni che vogliamo parlarvi, quanto del futuro del Festival che – anche se la notizia adesso sembra essere passata in secondo piano visto l’approssimarsi del via alla manifestazione – potrebbe essere lontano dalla Rai. A scardinare questo storico binomio è infatti la recente sentenza del Tar Liguria, che con decisione numero 843 dello scorso 5 dicembre ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai dell’organizzazione del Festival della Canzone Italiana, annullando le delibere di Giunta numero 314 e 345 del 2023 che hanno approvato la bozza di convenzione con la Rai per l’organizzazione delle edizioni 2024 e 2025 della kermesse. L’edizione di quest’anno non è stata coinvolta nella decisione per ragioni legate all’avanzato stato organizzativo e per evitare effetti sproporzionati…

