Un percorso a tappe verso la piena sostenibilità: così Eni punta a diventare Net Zero entro il 2050 - QdS

Un percorso a tappe verso la piena sostenibilità: così Eni punta a diventare Net Zero entro il 2050

redazione

Un percorso a tappe verso la piena sostenibilità: così Eni punta a diventare Net Zero entro il 2050

martedì 30 Aprile 2024

Raggiungere la neutralità carbonica con Eni: scopri come il gigante energetico sta facendo la differenza nella transizione verso un futuro sostenibile

Il piano di Eni per raggiungere la neutralità carbonica al 2050 prevede una serie di obiettivi intermedi, che coinvolgono tutti i settori dell’azienda in Italia e nel mondo. La tecnologia è al centro della strategia e della trasformazione di Eni e viene sviluppata con un approccio integrato in grado di proporre differenti soluzioni per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica.

Raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050

La Società energetica si pone l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 soddisfacendo le tre dimensioni fondamentali dell’energia: sostenibilità ambientale, sicurezza energetica e accessibilità. Eni ha inoltre intrapreso un percorso di profonda trasformazione industriale che, coinvolgendo tutte le linee del business, le consentirà di raggiungere l’obiettivo Net Zero entro il 2050.

La strategia di Eni verso il Net Zero

L’attuazione della strategia di Eni verso il Net Zero si compone di diverse azioni che da un lato permettono di decarbonizzare le proprie attività (riducendo le emissioni Scope 1+2), dall’altro di contribuire ad accelerare la decarbonizzazione della catena del valore, con particolare riferimento ai consumatori attraverso la fornitura di prodotti low and zero carbon (riducendo le emissioni Scope 3). Nel concreto, Eni sta puntando all’azzeramento delle emissioni nette delle attività Upstream al 2030 e di tutta Eni al 2035 (Scope 1+2), per poi raggiungere il Net Zero al 2050 di tutte le emissioni GHG (Scope 1+2+3).

La strategia di Eni prevede di aumentare la quota di gas naturale nel mix produttivo. Allo stesso tempo Eni sta lavorando per espandere lo sviluppo di energie rinnovabili e punta sull’economia circolare per offrire nuove soluzioni energetiche e servizi anche attraverso la conversione delle raffinerie tradizionali in bioraffinerie. I progetti di cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2 (CCUS) avranno una funzione complementare per ridurre le emissioni residuali difficili da abbattere con le tecnologie esistenti.

Un ruolo marginale in questo processo è quello della compensazione attraverso offset. Il modello di business di Eni prevede un percorso verso la riduzione progressiva delle emissioni a effetto serra (GHG), rappresentato da una serie di azioni in corso e precisi traguardi intermedi. Eni ritiene che il gas naturale s’inserisca come vettore ponte nel percorso di transizione energetica, contribuendo a sostenere la riduzione progressiva delle emissioni GHG legate alla produzione di energia. È, fra i combustibili fossili, quello con la minore impronta carbonica e rappresenta oggi la terza fonte energetica al mondo, con un’ampia gamma di utilizzi e con soluzioni che permettono di ridurre ulteriormente le sue emissioni.

Composto principalmente da metano, il gas è una risorsa abbondante, con riserve globali di oltre 200 mila miliardi di metri cubi a fronte di consumi annui globali pari a 4 mila miliardi. La sua ampia disponibilità si abbina a una relativa facilità di trasporto, assicurata da una rete capillare via terra, tramite gasdotti, e via mare, sotto forma di gas naturale liquefatto, che ne favorisce l’accessibilità e la sicurezza negli approvvigionamenti.

La sua polivalenza lo rende una fonte primaria per la produzione di energia elettrica e per il riscaldamento domestico e industriale, oltre che un carburante sempre più utilizzato nel settore della mobilità. La flessibilità di utilizzo nelle centrali elettriche, in particolare, lo rende particolarmente adatto a integrarsi con le rinnovabili. Il gas naturale, inoltre, è anche una materia prima per la produzione d’idrogeno e per l’industria chimica, che lo utilizza in processi di importanza cruciale. Le fonti rinnovabili sono al centro della strategia di Eni per la diversificazione energetica e per la decarbonizzazione.

La loro crescente presenza nel mix energetico è indispensabile per raggiungere l’obiettivo Net Zero entro il 2050 permettendo a Eni di offrire prodotti, servizi e soluzioni sempre più decarbonizzati e sostenendo clienti, privati e aziende, nella riduzione delle emissioni e nella concretizzazione della transizione energetica.

Dal punto di vista tecnico, le rinnovabili sono fonti energetiche non esauribili perché si reintegrano naturalmente in una scala temporale compatibile con la vita umana. Ciò può avvenire tramite processi fisici, come per l’impiego di elementi naturali quali il sole, il vento, l’acqua e il calore geotermico, oppure tramite processi chimici come nell’impiego di scarti e residui provenienti da biomasse di varia natura, rifiuti domestici, lavorazioni agricole e dell’industria alimentare. Proprio per l’enorme valore della Just Transition, Eni investe le proprie competenze per lo sviluppo di innovazioni tecnologiche dedicate alle fonti rinnovabili. Eni è presente nel settore delle bioenergie con investimenti nella produzione di biocarburanti e biometano, ottenuti in modo crescente da scarti e rifiuti producendo biocarburanti a partire da diverse materie prime.

Le bioraffinerie della società sono oggi alimentate prevalentemente da materie prime di scarto risultanti da oli esausti di cucina, grassi animali e altre biomasse, consentendo di produrre biocarburanti Hydrotreated Vegetable Oil (HVO) in grado di abbattere, a seconda della carica utilizzata, tra il 60 e il 90% delle emissioni di CO2 eq (calcolate lungo tutta la catena del valore) rispetto al mix fossile di riferimento ai sensi della Direttiva RED II (2018/2001).

Eni ha inoltre cessato l’approvvigionamento di olio di palma nelle bioraffinerie di Venezia e Gela già da ottobre 2022 e, attraverso Enilive, gestisce le attività di bioraffinazione, la produzione di biometano e tutte le soluzioni di smart mobility.

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